E alla fine il Consiglio di Stato dà ragione a Milano sull’angolo cieco: il sensore dovrà essere installato
Ricapitoliamo la querelle. Il 2 ottobre 2023 a Milano è scattato il divieto di accesso in area B e C ai mezzi pesanti privi di sensori di segnalazione dell’angolo cieco. Motivo per il quale da quel giorno sulla livrea degli autobus e dei camion circolanti per le strade della città hanno fatto capolino almeno gli […]
Ricapitoliamo la querelle. Il 2 ottobre 2023 a Milano è scattato il divieto di accesso in area B e C ai mezzi pesanti privi di sensori di segnalazione dell’angolo cieco. Motivo per il quale da quel giorno sulla livrea degli autobus e dei camion circolanti per le strade della città hanno fatto capolino almeno gli adesivi per segnalare il pericolo agli altri utenti della strada.
La scelta di Palazzo Marino, difesa con le unghie e con i denti dell’assessore alla mobilità Arianna Censi, non è piaciuta – tra gli altri – ad Assotir Lombardia, che ha fatto ricorso al Tar. E il tribunale amministrativo regionale ha dato ragione all’associazione di categoria, annullando la disposizione, sostenendo che il Comune non avesse la competenza per una decisione del genere. Dunque la giunta Sala ha fatto ricorso, passando la “patata bollente” al Consiglio di Stato che…ha dato ragione all’amministrazione meneghina: ora per circolare in città serviranno dispositivi di rilevamento e adesivi.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che il Comune di Milano avesse (e abbia) la competenza a conformare la zona a traffico limitato attraverso l’imposizione di un divieto di circolazione.