Divisori sugli autobus da turismo per evitare il contagio da Coronavirus. Eccoci, ci siamo: la novità da settimane vaticinata è al centro di una circolare appena pubblicata sul registro ufficiale e inviata dal ministero dei trasporti agli enti locali. Vi si dispone che gli autobus in servizio non di linea (per ora non sono infatti coinvolti i mezzi per il tpl) debbano essere equipaggiati con una parete divisoria in plastica trasparente per separare l’area del conducente dall’abitacolo. Le aziende dovranno compilare autocertificazione ad hoc per dichiarare l’avvenuta installazione della paratia.

divisori autobus turismo

Divisori sugli autobus da turismo, la norma

«La norma richiamata in oggetto al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza ai conducenti ed ai passeggeri, riconosce un contributo in favore dei soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea, che dotano i veicoli adibiti ai medesimi servizi di paratie divisorie atte a separare il posto guida dai sedili riservati alla clientela, muniti dei necessari certificati di conformità, omologazione o analoga autorizzazione”.

Entrando nel merito, la circolare fa presente che «Le paratie interne rientrano nel campo di applicazione del regolamento UNECE 43 recante “prescrizioni uniformi relative all’omologazione dei materiali per vetrature di sicurezza e al loro montaggio sui veicoli” e, pertanto, dovranno essere conformi alle prescrizioni recate dal citato regolamento UNECE. Inoltre, tenuto conto del particolare posizionamento delle paratie, per ragioni di salvaguardia della sicurezza degli occupanti dei veicoli e al fine di evitare ogni possibile interazione con la struttura e la resistenza dei veicoli sui quali siano state installate, si ritiene opportuno consentire il solo uso di vetrature di plastica flessibile».

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Autocertificazione per le aziende

Naturalmente, proseguendo nella lettura della circolare, «l’installazione della paratia non deve interferire con gli ancoraggi delle cinture di sicurezza e dei sedili, né deve alterare o ostacolare il funzionamento degli altri dispositivi di sicurezza originari del veicolo sul quale sia stata installata, come ad esempio gli airbag laterali (soprattutto se sono di tipo “a tendina”). La paratia, che può essere a sezione completa od anche limitata all’area di più facile contatto fra il sedile del conducente e i posti posteriori, dovrà essere solidamente fissata alla struttura del veicolo ed opportunamente raccordata, tramite guarnizioni, alle pareti laterali e al tetto per coprire, per quanto possibile, le vie di luce tra la paratia stessa e le finizioni originali del veicolo».

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