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Il mercato dei pagamenti digitali è in costante crescita: la diffusione di dispositivi in grado di effettuare pagamenti in formato digitale aumenta, così come la varietà di servizi e applicazioni di utilizzo.

Una delle sfide che il settore (e soprattutto gli operatori) dovranno vincere per consacrare l’effettivo abbandono del denaro contante in favore di quello digitale, è rappresentato dal passaggio dai pagamenti online a quelli offline.

Le occasioni di acquisto online si moltiplicano e gli utenti sembrano abbracciare le nuove possibilità di spesa: il successo dell’e-commerce testimonia la diffusione del fenomeno. Ora ai gestori di attività commerciali è richiesto un ulteriore sforzo, quello di incentivare in store i pagamenti digitali. In America, ad esempio, un paese tradizionalmente abituato a pagare con carta di credito, non hanno fatto fatica a diffondersi tecnologie di pagamento mobile, sempre più adottate dagli utenti. Il successo di Apple Pay e PayPal, solo per citare due esempi conosciuti, lo dimostrano.

È altrettanto vero che il settore è in costante evoluzione. Di qualche giorno fa la notizia della volontà di Microsoft di portare su Windows 10, la nuova versione del suo nuovo sistema operativo in arrivo a giungo, le app di Andorid e iOS. Grazie a Project Astoria e Project Islandwood, gli sviluppatori potranno facilmente adattare le app sviluppate per altri sistemi operativi anche per il mondo Windows.

Il Telegraph riporta la notizia dell’invenzione, da parte della start-up Chirp.io, di un sistema di scambio dati tramite dei memo vocali. Qualsiasi dispositivo dotato di un microfono e di un altoparlante può essere trasformato in uno strumento di comunicazione per passare informazioni.

Un’altra mossa è in arrivo da Qualcomm, gigante della tecnologia USA, che ha in programma di installare i suoi chip su cinque milioni di dispositivi da qui al 2018. Smartphone, smartwatch, computer, ma anche “semplici ”oggetti che con l’Internet of Things diventano dispositivi connessi al web.

Il settore cresce davvero in fretta e le occasioni non mancano. Bisogna solo premere sull’acceleratore e incentivare operatori e clienti ad adottare soluzioni al passo coi tempi.

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