Favorivano alcuni imprenditori e ne escludevano altri dagli appalti per le forniture di mezzi, pneumatici e pezzi di ricambio. Questo il cuore dell’indagine sull’Ast, l’azienda dei trasporti della Sicilia, partecipata dalla Regione, che questa mattina ha portato all’arresto del direttore generale Ugo Fiduccia e all’interdizione per un anno di otto fra dirigenti dell’azienda pubblica e imprenditori.

Gli elementi acquisiti dalla Guardia di Finanza hanno consentito di ipotizzare numerose irregolarità nell’acquisto di pneumatici, a danno di altri possibili fornitori; nell’approvvigionamento di autobus aziendali, attraverso l’artificiosa rappresentazione delle condizioni giustificanti il ricorso alla procedura negoziata; nell’affidamento del servizio di revisore contabile e la fornitura di servizi per le fasi di startup di una compagnia aerea.

Nel corso delle indagini, inoltre, sono emerse condotte corruttive da parte del direttore generale Fiduccia che avrebbe conferito illecitamente l’incarico di revisore contabile ad un professionista, il quale, in cambio, avrebbe omesso la rilevazione di irregolarità contabili in grado di inficiare l’attendibilità dei bilanci della società pubblica. Non solo, sempre secondo le Fiamme Gialle, in cambio di utilità varie, tra cui la promessa dell’assunzione di propri familiari, avrebbe posto in essere atti contrari ai doveri del proprio ufficio, tra cui la predisposizione di una procedura di gara per la fornitura di servizi per lo startup di una compagnia aerea, del valore di 2,1 milioni di euro, al fine di consentirne l’aggiudicazione a una società appositamente individuata grazie a requisiti “ritagliati su misura”.

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