Servono (almeno) 500 milioni all’anno per il rinnovo del parco autobus, dice la Consulta dei costruttori di Anav
Cinquecento milioni all’anno di risorse aggiuntive per il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale, senza vincoli di finanziamento per tipologia di alimentazione, e l’adozione di un piano triennale per il rinnovo del parco autobus del trasporto commerciale (autolinee interregionali e noleggio autobus con conducente). Queste le richieste contenute nel position paper sul rinnovo […]
Cinquecento milioni all’anno di risorse aggiuntive per il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale, senza vincoli di finanziamento per tipologia di alimentazione, e l’adozione di un piano triennale per il rinnovo del parco autobus del trasporto commerciale (autolinee interregionali e noleggio autobus con conducente). Queste le richieste contenute nel position paper sul rinnovo del parco veicolare approvato ieri dalla Consulta recentemente costituita da Anav/Confindustria e i maggiori costruttori di autobus e inviato con una richiesta di incontro al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini in vista dell’approvazione della prossima legge di bilancio.
Il documento della Consulta mette innanzi tutto in evidenza la centralità economica, sociale e ambientale dell’industria del trasporto passeggeri con autobus e il contributo fondamentale che può garantire per il raggiungimento dell’obiettivo previsto dal Pnrr di shift modale del 10% dalla motorizzazione privata a quella collettiva.
Ma per la realizzazione di questo obiettivo, osserva la Consulta come sia prioritaria una velocizzazione del rinnovo del parco autobus la cui attuale età media si attesta a 10,5 anni. Il documento evidenzia come le risorse attualmente stanziate per il rinnovo del parco autobus del tpl siano sostanzialmente vincolate all’acquisto di autobus ad alimentazione alternativa, condizione che, a parità di risorse, permette di acquisire un numero inferiore di veicoli, tenuto conto dei maggiori costi di acquisto e per la realizzazione delle necessarie infrastrutture tecnologiche. Per velocizzare il rinnovo sarebbe dunque opportuno svincolare, almeno in questa fase storica, parte delle risorse e permettere anche l’acquisto di veicoli ad alimentazione tradizionale di ultima generazione.
Il documento della Consulta mette in evidenza altresì che, a prescindere dalle tipologie di autobus acquistati e a causa della scarsità delle risorse, a partire dal 2027, quando terminerà l’effetto positivo dei fondi Pnrr, l’età media del parco è inesorabilmente destinata ad aumentare. Da qui la richiesta di prevedere stabilmente risorse aggiuntive, stimate in 500 milioni di euro annui, per l’acquisto di nuovi autobus nel rispetto del principio della neutralità tecnologica.
Analogamente, secondo la Consulta, è necessario procedere per il rinnovo del parco autobus adibito a servizi di trasporto commerciale. In continuità con quanto già previsto dal DM 15 luglio 2022, n. 222, viene richiesta l’adozione di un piano per il triennio 2025/2027 che preveda lo stanziamento di 50 milioni di euro annui, con i quali si potrebbero rinnovare fino a circa 3.600 autobus, riducendo così sensibilmente la presenza nel parco di autobus delle classi euro meno recenti.
La Consulta auspica quindi che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti recepisca la natura prioritaria e indifferibile di tali proposte e accolga la richiesta di finanziarle attraverso espresse misure da inserire nella Legge di Bilancio 2025 al momento all’esame del Governo e del Parlamento.