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21/05/2013 Roma, trasmissione televisiva Ballarò, nella foto il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, PD
Chiudere il ‘gap’ con l’Europa in tema di mobilità, investire con obiettivo lungo termine mettendo al centro il cittadino. Graziano Delrio, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, intervenendo al congresso nazionale di Asstra ha ricordato come «l’Italia è il fanalino di coda in tema di mobilità urbana. Ma non solo. Il Paese ha necessità di investire anche nel settore suburbano. Certo, abbiamo problemi strutturali e storici. A Roma, per esempio, ci sono 65 automobile ogni cento abitanti contro le 29 della città di Berlino. La rete metropolitana italiana ha meno chilometri della sola città di Madrid. Dati che si ripercuotono sui costi da traffico, che sono enormi, e su un parco circolante tra i più vetusti d’Europa».

Graziano Delrio: guardiamo ai prossimi 20 anni

Come affrontare queste problematiche? «Abbiamo iniziato ad investire con una modalità diversa con un orizzonte più ampio capace di guardare ai prossimi 20 anni». Fondi che sono stati inseriti nella finanziaria? «No, il nostro è un piano industriale, vogliamo realizzare una filiera capace di far ripartire un sistema che oggi sembra bloccato. Il nostro obiettivo è quello di investire 4 miliardi che possono diventare quasi 7 grazie al contributo delle aziende di trasporto». Con quale obiettivo? «Nei prossimi 16/18 mesi vogliamo togliere dalle nostre strade 6.500 autobus inquinanti immettendo mezzi ecosostenibili». Operazioni che hanno, comunque, un unico obiettivo «l’utente finale.

Delrio, faremo il decreto sui costi standard

Il Governo metterà mano e produrrà il decreto sui costi standard superando la spesa storica. Chiediamo alle aziende di trasporto di fare efficienza e di erogare un servizio migliore. Non tutte le realtà lo stanno facendo e questo è sotto gli occhi di tutto».

Consip, ci proviamo. Non sappiamo se sarà la soluzione

La centrale di acquisto? «Le Regioni hanno già i fondi. Partire subito. Se questa sarà effettivamente la cura per ringiovanire il parco circolante? Pensiamo di sì, ma vogliamo avere un atteggiamento pragmatico. Vedremo, nel caso siamo disposti anche a cambiare strada»

Il Decreto sulle Partecipate si farà presto

E poi un occhio al decreto delle Partecipate. «Lo faremo, supereremo il decreto Madia su questo tema affogando il tema ‘Partecipate’ in un decreto più ampio in cui inseriremo anche la fusione Anas-Fs». Sempre secondo Delrio «le aziende di trasporto pubblico devono fare una serie lotta all’evasione fiscale e puntare sulla fidelizzazione dell’utente. Stiamo pensando anche alla detrazione del costo dell’abbonamento ma questo è un tema in discussione. Tra le certezze, invece, c’è il piano di mobilità sostenibile».[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

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