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Ora ci sono i fondi per il rinnovo del parco circolante, una parte con il sistema tradizionale di gara (circa 500 milioni di euro) e una parte con l’inedita centrale unica che ha un budget di circa 235 milioni di Euro. Una grande opportunità per i costruttori di autobus che ora guardano a un programma a medio-lungo periodo. Tema al centro dell’incontro “Un’occasione da non perdere” organizzato all’interno del programma del 13° congresso nazionale di Asstra. Una tavola rotonda dove hanno partecipato, tra gli altri, Luigi Boggione di Iveco e Stefano del Rosso di Industria Italiana Autobus nonché presidente Anfia Autobus.

Iveco bus. Luigi Boggione: l’Italia è al centro della nostra azione

«L’Italia è al centro dell’azione di Iveco», ha dichiarato Luigi Boggione, «siamo soddisfatti della volontà di questo Governo di investire nel rinnovo del parco circolante. Come costruttori soffriamo la mancanza di pianificazione a differenza degli altri Paesi europei, Francia e Germania in testa, dove questa pratica ha consentito di produrre un modello di mobilità sostenibile ed efficiente». Ma Boggione si spinge oltre guardando all’utente perché «gli autobus moderni, confortevoli e sicuri sono lo strumento per attrarre parte di quel 80 per cento di cittadini che utilizzano l’auto privata per spostarsi». E la centrale unica d’acquisto? «La consideriamo un defibrillatore, ineludibile e anche un’opportunità. Il problema resta quello della situazione finanziaria, organizzativa e di visione di alcune aziende di trasporto italiane».

Stefano Del Rosso (Anfia): ora possiamo ricostruire un tessuto industriale

«Lavoro in questo settore da 38 anni e ho visto sparire 30 aziende produttrici italiane e ho assistito al depauperamento della professionalità di questo settore». Stefano Del Rosso saluta «la nuova era tratteggiata dal Governo che ha serie intenzione di far rinascere una filiera, e la centrale unica di acquisto può essere uno strumento per far riparte il nostro Paese. Come Anfia siamo favorevoli alla centrale d’acquisto e per questo ringrazio il professor Catalano e il Ministro De Vincenti che si sono spesi molto per questo progetto». Ma le aziende italiane sono pronte a questa sfida? «Noi rappresentiamo delle eccellenze. Faccio un nome: Rampini. Un’azienda che realizza autobus elettrici in tre taglie diverse e che esporta in tutta Europa ». Ma Del Rosso dribbla il tema ‘prodotto’ chiude con un ringraziamento a «un Governo che è tornato a pianificare una vera politica industriale e sociale».

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