CONFAPI trasporti sul DL Rilancio, dalla protesta social all’appello: «Ridateci ossigeno»
CONFAPI dalla protesta social contro il DL Rilancio all’appello accorato. Lo scorso martedì la filiera trasporti CONFAPI (Confederazione italiana della piccola e media industria privata) ha organizzato una “protesta social” pubblicando le foto dei circa 500 autobus degli affiliati (fermi da mesi!) e chiedendo sostegno alle istituzioni; sostegno che, ad oggi, ancora non è pervenuto. L’organizzazione […]
CONFAPI dalla protesta social contro il DL Rilancio all’appello accorato. Lo scorso martedì la filiera trasporti CONFAPI (Confederazione italiana della piccola e media industria privata) ha organizzato una “protesta social” pubblicando le foto dei circa 500 autobus degli affiliati (fermi da mesi!) e chiedendo sostegno alle istituzioni; sostegno che, ad oggi, ancora non è pervenuto. L’organizzazione si fa portatrice di un nuovo grido d’allarme, dopo quelli già pervenuti dal Comitato Bus Turistici e dal mondo delle autolinee.
DL Rilancio e l’abbandono dei bus turistici
È quanto affermato da Luigi Falco, Presidente della Filiera Trasporti di CONFAPI, il quale rilancia: “il Governo con il “decreto Rilancio” non ha minimamente preso in considerazione il settore dei bus turistici preoccupandosi solo del TPL (Trasporto Pubblico Locale); ed aggiunge “i voucher per le vacanze potrebbero essere destinati anche in favore della nostra categoria al fine di risollevare le sorti di migliaia di aziende sul solco di un precipizio”.
Un decreto mortificante
Il vice Presidente della Filiera Trasporti Vittorio Chiappetta, dal canto suo, ha sollecitato un ravvedimento da parte del Governo in quanto “si attendono misure (solo promesse!) da inizio marzo e le nostre aziende non resisteranno ancora per molto” ed ancora “in 464 pagine di decreto Rilancio neppure un rigo dedicato al nostro settore è mortificante per la categoria”.
Il Vice Presidente Nazionale CONFAPI Francesco Napoli aggiunge “il Governo ridia l’ossigeno a queste imprese prima che sarà troppo tardi a discapito anche del settore turismo intimamente connesso al trasporto turistico”.