Conerobus chiude il bilancio 2017 con un utile di 112.181 euro al lordo delle imposte e un patrimonio netto di 8,719 milioni. Dati rilevanti, ai quali si aggiunge l’importante aumento del valore di produzione, che ha raggiunto quota 34,630 milioni, crescendo di 290 mila euro rispetto all’anno precedente. Una performance più che positiva per la società per la mobilità intercomunale di Ancona, che nel 2017 ha registrato un consistente incremento delle vendite di abbonamenti e biglietti nell’urbano, per le quali ha incassato 119.135 euro in più rispetto al 2016, e riscosso grande successo con il ricorso alle innovative modalità di pagamento (myCicero e Mobile Ticketing), il cui utilizzo è raddoppiato rispetto all’anno precedente. Il bilancio è stato approvato dall’assemblea dei soci ed il risultato ha ricevuto grande apprezzamento dall’intera compagine azionaria.

Conerobus, la parola passa al presidente

“Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente di Conerobus Muzio Papaveri – perché, nel 2017 abbiamo messo in campo numerosi progetti ed investimenti mirati a consolidare i risultati già conseguiti e a sostenere la strategia di sviluppo della società, anche attraverso un percorso di sensibilizzazione alla cultura della legalità. In particolare abbiamo sperimentato con esiti positivi nuove modalità di accesso agli autobus, come le installazioni dei tornelli, e avviato una campana di comunicazione fatta di incontri nelle scuole e video spot per educare i cittadini al rispetto delle regole. Grande attenzione è stata poi prestata al personale, con percorsi di formazione ed assunzioni, e all’innovazione tecnologica e della flotta. Su quest’ultimo punto ricordo che sono in arrivo 11 nuovi mezzi per l’extraurbano, mentre tra settembre e ottobre saranno disponibili 16 nuovi veicoli che verranno impiegati per le corse urbane”.

Conerobus, più linee

Riguardo la redditività dell’azienda, hanno inciso anche l’attivazione delle linee di collegamento con le aree colpite dal sisma, oltre all’ottima performance registrata dal servizio “noleggio – turismo” ed il forte ampliamento dei servizi aggiuntivi dedicati agli utenti di Ancona, che ha generato maggiori introiti. Sul piano della gestione ordinaria, Conerobus è riuscita ad abbattere drasticamente i costi di produzione, compensando ampliamente l’incremento delle spese di manutenzione, pari a 341 mila euro, per i mezzi obsoleti in progressiva sostituzione. Tra i risparmi da segnalare, in particolare, la riduzione delle spese per i premi assicurativi per oltre 400 mila euro. Più che positiva, infine, la gestione della controllata Conerobus Service, che nel 2017 si è aggiudicata anche il servizio scuolabus per il Comune di Agugliano e che ha avvitato un innovativo progetto per la gestione della mobilità e sosta nell’area degli Ospedali Riuniti di Torrette.

In primo piano

PODCAST / AUTOBUS Weeky – Episodio #3

Abbiamo pensato a lungo se e come realizzarlo. E oggi, dopo un’estate di ragionamenti, con l’arrivo dell’autunno abbiamo deciso di procedere e dare alla luce il nostro podcast. Il nome è AUTOBUS Weekly, avrà cadenza settimanale – come il nome fa intuire – e in pochi min...
News

Yutong U12, l’urbano elettrico che ha fatto all-in sulla sicurezza

Yutong è il più grande costruttore di autobus al mondo per volumi: considerando tutti e quattro gli impianti produttivi a Zhengzhou e tutte le tipologie di veicoli a portfolio (compresi anche i truck, per esempio), l’Oem è in grado di produrre fino a 150.000 pezzi l’anno, un numero impressionante: a...

Setra ComfortClass, questione di storia… e di stile

Vent’anni di ComfortClass, vent’anni di eleganza, sicurezza ed efficienza. Eleganza, sicurezza ed efficienza che fanno rima con Setra, il brand della famiglia Daimler che da sempre – e in modo ancor più forte con l’ingresso della Kässbohrer nell’allora EvoBus, controllata dal gigante di Stoccarda – ...

Articoli correlati

Idrogeno per il tpl, il position paper di Asstra e H2IT

Duecentosei. È questo il numero di autobus alimentati a idrogeno circolanti in Europa a fine 2022. Un numero che è salito nel corso del 2023, a dimostrazione di come l’H2, oltre alle batterie che alimentano e spingono gli e-bus, sia una delle trazioni alternative per affrontare la sfida della ...