Come ottimizzare il fuel cell. Lo studio sulla tecnologia dell’idrogeno
AAA cercasi miglior catalizzatore possibile. Un nuovo studio, realizzato dai ricercatori dell’Università della California (UCLA), dell’ Istituto di Chimica dei Composti Organometallici CNR-ICCOM, dalla Northeastern University, del California Institute of Technology e della Fuzhou University – avrebbe sviluppato un approccio per permettere di identificare i catalizzatori più adatti al buon funzionamento della tecnologia fuel cell. […]
AAA cercasi miglior catalizzatore possibile. Un nuovo studio, realizzato dai ricercatori dell’Università della California (UCLA), dell’ Istituto di Chimica dei Composti Organometallici CNR-ICCOM, dalla Northeastern University, del California Institute of Technology e della Fuzhou University – avrebbe sviluppato un approccio per permettere di identificare i catalizzatori più adatti al buon funzionamento della tecnologia fuel cell.
Come ben raccontato da Rinnovabili.it, infatti, un team di studioso avrebbe messo a punto un nuovo metodo per prevedere la potenza e la stabilità delle leghe di platino, metallo solitamente utilizzato come catalizzatore per le celle a combustibile.
«Per la sostenibilità del nostro pianeta, non possiamo continuare a vivere come stiamo facendo. E reinventare l’energia è uno dei modi principali per cambiare il nostro percorso. Abbiamo auto a celle a combustibile, ma dobbiamo renderle più economiche. In questo studio, abbiamo escogitato un approccio per consentire ai ricercatori di identificare i catalizzatori giusti molto più velocemente», ha dichiarato l’autore Yu Huang, professore di scienze dei materiali, sempre come riportato da Rinnovabili.
A Huang ha fatto eco Alessandro Fortunelli, ricercatore del Cnr-Iccom, protagonista della ricerca dedicata all’idrogeno: «Individuando appropriati descrittori per questo processo, siamo stati in grado di sviluppare nuovi catalizzatori, che sono risultati essere i più promettenti per l’uso in celle a idrogeno, visto che sono molto più duraturi e hanno prestazioni vicine a quelle di picco. Si tratta di un passo avanti decisivo verso la progettazione razionale, fino alla scala microscopica, di catalizzatori con prestazioni ottimali».
Su Nature Catalysis è disponibile l’articolo relativo allo studio