Expo 2010 bus in Shanghai

Gli analisti della britannica IDTechEx, agenzia di consulenza strategica per le nuove tecnologie, hanno previsto che la Cina spenderà nei prossimi 15 anni fino a un bilione (mille miliardi) di dollari in autobus elettrici: ciò aiuterà a ridurre l’impatto dell’inquinamento di circa 22.5 bilioni, almeno l’1% del PIL.

Autobus elettrici, una scelta per la salute

In un paese dove l’inquinamento causa centinaia di migliaia di malattie e morti premature ogni anno, una svolta verso tecnologie sostenibili è necessaria in tutti i campi della mobilità e dell’industria e secondo Peter Harrop, presidente di IDTechEx, gli autobus elettrici sono il settore più promettente del momento. In particolare, il governo cinese nell’ultimo anno ha investito mezzo miliardo di dollari in autobus elettrici e le aziende costruttrici di bus cinesi stanno importando batterie al litio per oltre un miliardo. Le analisi di mercato di IDTechEx rivelano che nei prossimi due anni la domanda sarà destinata a crescere esponenzialmente, arrivando in soli cinque anni a oltre 40 miliardi investiti in autobus elettrici. Harrop sottolinea infine che nella vastissima gamma di mezzi elettrici presi in analisi, gli autobus sono gli assoluti best-seller del campo: “il mercato è decollato”.

2017: Cina patria dell’autobus elettrico. Aggiornamento

Aggiornamento 2017: in base ai dati del rapporto ZeEUSeBus Report realizzato dall’Uitp, a inizio 2017, il 98 per cento dei 173mila bus elettrici al mondo circolano sulle strade delle città cinesi, grazie agli incentivi governativi. La flotta europea attualmente conta su 1.300 elettrici, il 18 per cento dei quali sono in Regno Unito, seguito da Paesi Bassi, Svizzera, Polonia e Germania (10 per cento ciascuna). Nel medesimo report viene evidenziato, attraverso un’analisi di mercato condotta tra i costruttori, che una produzione di serie di bus elettrici in Europa raggiungerà piena maturità entro il 2018-2020, grazie al progressivo aumento della domanda.

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