Bene i provvedimenti a sostegno del settore dell’autotrasporto contenuti nel DL Energia, di recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per fronteggiare il caro carburante.

Tra le altre misure adottate, un credito d’imposta per l’acquisto di Lng agli autotrasportatori, che accoglie almeno in parte la proposta delle Associazioni, avanzata in diverse occasioni sin dallo scorso mese di ottobre. È quanto scrivono Federmetano, Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano in una nota chiedendo che ora il Governo si impegni nel primo provvedimento utile ad aiutare anche tutti gli utenti che hanno riposto grande fiducia nel gas naturale per auto, estendendo anche all’autotrazione l’Iva agevolata già applicata agli altri usi, oltre a prevedere al pari del Lng, per le imprese di autotrasporto in conto terzi e conto proprio, una ‘analoga misura per gli acquisti di Gnc.

Caro carburante, gli scenari

«Una misura parzialmente compensativa, che le Associazioni richiedono da mesi per far fronte all‘impennata generalizzata dei prezzi del gas, anche a causa dello scenario di crisi attuale dovuto al conflitto in Ucraina, che rischia di pregiudicare l’utilizzo di un vettore energetico essenziale per la transizione alla low carbon economy, funzionale agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, scrivono le associazioni.

Si tratta di un’eccellenza italiana che può contare su oltre 1 milione di veicoli alimentati a gas naturale, di cui circa 2500 camion a Cng, 4000 a Lng e 5000 autobus e una rete di distribuzione con oltre 1500 stazioni di servizio. Una misura di sostegno emergenziale e temporanea è quindi indispensabile per non minare la sostenibilità del comparto del metano autotrazione, vanificando così gli effetti degli strumenti incentivanti già in essere e scatenando una pericolosa spirale inflattiva per i cittadini.

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