Ha le idee chiare la Faisa, Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri sulla crisi che ormai da anni ha travolto la professione del conducente. Per far fronte all’ormai cronica carenza di autisti, il sindacato, per voce del Segretario Generale Mauro Mongelli, dice: «Intervenire per favorire la stabilità del quadro normativo e la certezza delle risorse economiche per il settore è quanto chiediamo, condividiamo e sosteniamo da tempo, anche se questo settore sconta altri problemi e ne richiede, da tempo, le relative soluzioni.

In occasione del Congresso Provinciale della Faisa-Cisal di Firenze alla presenza di tutti i delegati della struttura, Mongelli prosegue: «Condividendo come il settore soffra di una evidente inadeguatezza di risorse, determinata da ripetute decurtazioni nel tempo, situazione attualmente aggravata dal fatto che lo stesso non sia  stato totalmente ristorato dai mancati ricavi accumulati durante il periodo pandemico, risulta parimenti condivisibile come sia necessario, in tema di affidamenti dei servizi, mantenere coerente la disciplina nazionale con quella europea; riteniamo, al pari, urgente affrontare il tema della mancanza di autisti.  Se da una parte si esorta a offrire maggiori servizi per fronteggiare il sempre più diffuso utilizzo del mezzo privato, dall’altra sembra quasi ignorarsi il fatto che a condurre gli autobus siano gli autisti, la cui carenza ormai evidente rischia di mettere in ginocchio questa forma di mobilità essenziale per il Paese»

«È sorprendente come ci si stupisca del perché si verifica la mancano autisti. È necessario  avviare immediatamente un focus su questa emergenza che non trova soluzione,  come da qualcuno indicato nella sola formazione o nell’anticipo economico dei costi di accesso alla professione, o ancora, con la rivisitazione dei sistemi di rappresentanza o relazioni sindacali, ma anteponendo a queste soluzioni un dignitoso aumento retributivo ed una organizzazione che contemperi un moderno sistema di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di tutti gli operatori, garantendo nel contempo adeguati livelli di sicurezza e di tutele tali da contribuire a rendere nuovamente attrattiva questa storica e socialmente importante professione», chiosa il Segretario.

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