La Campania va alla gara, ghiotta occasione per Busitalia di allargare la propria presenza in meridione, nella Regione dove già detiene il bacino di Salerno, che ora verrà rimesso in gioco. 222 milioni di euro all’anno per un affidamento decennale: queste le cifre del bando pubblicato da Regione Campania, con l’Agenzia campana per la mobilità sostenibile (Acamir) come stazione appaltante.

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Gara tpl Campania, dieci anni e quattro bacini

La gara per il servizio pubblico di tpl in Campania si compone di quattro lotti. Il primo coinvolge il comune e la provincia di Salerno, per un corrispettivo di 57.727.272,73 all’anno per una percorrenza di 28,4 milioni di veicoli/km anno. Il secondo riguarda il bacino di Avellino e Benevento: in gioco 20,6 milioni di veicoli/km annui per 38.636.363,64 euro. Terzo lotto: bacino di Caserta, 16,2 milioni di veicoli/km annui per 31.363.636,36 euro. Infine, la provincia di Napoli, che naturalmente vale il bacino più massiccio: 35,2 milioni di veicoli/km per ben 95 milioni di euro all’anno. Il servizio, si legge, «sarà regolato da un contratto di concessione nell’ambito del quale i ricavi della vendita dei titoli di viaggio in aggiunta al corrispettivo erogato dall’Ente affidante, sono attribuiti all’affidatario del servizio che dovrà sostenere, nei limiti ed alle condizioni contenute nella documentazione di gara, oltre al rischio industriale, anche il rischio commerciale connesso al conseguimento dei proventi del traffico».

Avellino, sfida a tre per le nozze con Air Avellino

Le manovre in vista della gara sono già in corso da tempo, e si sono concretizzate nell’interessamento di Busitalia e Arriva Italia a formare associazioni di imprese con realtà locali in cerca di partner solidi per presentarsi con chance di vittoria all’importante appuntamento della gara. Relativamente al lotto avellinese, l’azienda Air Avellino ha pubblicato una manifestazione d’interesse per raccogliere candidature. Tre i contendentiBusitalia, Arriva Italia e Sita sud. Ha rappresentato una sorpresa la partecipazione di Arriva Italia, divisione italiana del gruppo appartenente alla galassia Deutsche Bahn. Un colosso da oltre 60mila dipendenti. Arriva Italia è già forte nel nord dello Stivale (si pensi, solo a titolo d’esempio, al Friuli e alla partecipazione alla gara per il servizio ferroviario metropolitano di Torino, anche in questo caso con rivale Fs). Sita Sud occupa il ruolo dell’outsider: l’azienda della famiglia Vinella ha nella strategia espansiva di Busitalia il suo grande rivale.

Busitalia, offensiva avellinese

Che dire invece di Busitalia Campania? I contatti tra la controllata delle ferrovie ed Air Avellino non sono certo cosa nuova. Busitalia aveva già impugnato la penna e scritto ad Air Avellino proprio per sondare l’ipotesi di un’alleanza. La strategia è chiara: mettere in cantiere la costruzione di un asse ferro-gomma che permetterà a Busitalia di controllare l’area tra Salerno e Benevento, passando per Avellino. Infatti, Fs potrebbe trovarsi nelle mani il tpl di Salerno, la linea ferroviaria Salerno-Avellino-Benevento (presto pienamente elettrificata), e il trasporto su gomma nell’area irpina, potendo così gestire il trasporto pubblico in maniera organica su una bella fetta di territorio regionale.

Busitalia e Arriva Italia in lizza anche per Eav

Per quanto riguarda il lotto napoletano, sia Busitalia che Arriva Italia sono in lizza anche per accaparrarsi una partnership, sempre sotto forma di ati, con Eav. Concorre anche l’azienda campana Dav. Come Air Avellino, anche Eav ha lanciato una manifestazione d’interesse volta a trovare potenziali partner. L’invito non è stato disertato, anzi. Per Busitalia la gara campana rappresenta una chance da non perdere per mettere sotto il proprio controllo il tpl dell’intera regione, dopo esser subentrata a Cstp nella gestione del tpl di Salerno.

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