Tratte a vuoto, un nuovo tentativo. Buustle, una delle startup protagoniste delle attività di bus-sharing, ha lanciato da oggi, 19 marzo, un nuovo sistema di interscambio di “tratte a vuoto” per trovare passeggeri per gli autobus di rientro da servizi transfer. Il software è stato realizzato in house da Buustle. Attraverso il sito www.buustle.com si potrà avere accesso alla piattaforma volta a semplificare la comunicazione tra operatori al fine di ridurre gli sprechi, incrementando i profitti.

La guerra delle startup per le tratte a vuoto

Quella delle tratte a vuoto è una risorse spesso eletta a terreno di business da startup sorte nel mondo dell’autobus. Ci provarono quelli di Gogobus, e più recentemente il potenziale affare è stato messo sotto la lente da Trivabus. Buustle, lanciata nell’autunno 2016 e capitanata da Stefano Bagini, mette in chiaro in una nota stampa: «Siamo consapevoli che in tanti hanno provato a creare sistemi alternativi al nostro per far fronte a questo problema ma con scarsi risultati. Noi ci siamo basati sull’esperienza nel campo dei trasporti del nostro team, sulla cura di ogni dettaglio e sull’usabilità del software per entrare nelle aziende italiane in modo rapido e incisivo». Su Buustle hanno accesso solo compagnie di noleggio bus proprietarie dei mezzi. Questo per garantire un flusso di informazioni tra soggetti dello stesso settore ed evitare la cannibalizzazione delle offerte da parte di agenzie.

Buustle e le tratte a vuoto: una combinazione win win

Il portale, si legge nella nota diramata da Buustle, favorisce entrambi i soggetti coinvolti in una contrattazione: il veicolo che deve tornare a vuoto avrà i suoi passeggeri e un ritorno economico che diversamente non avrebbe avuto; colui che utilizza Buustle per acquistare un servizio approfitterà di un bus a prezzo di costo e potrà pertanto utilizzare il proprio per un altro servizio. Inoltre, le probabilità che il servizio sia svolto in collaborazione con un’azienda così vicina alla propria da essere considerata concorrente è molto remota. In ogni caso si sarà sempre liberi di rifiutare un’offerta e, soprattutto, gli utenti potranno segnalare qualsiasi comportamento al di fuori delle politiche di mercato. Attualmente, dopo la contrattazione, la fatturazione e il pagamento dei servizi avvengono offline tra le due aziende coinvolte. Buustle, afferma, sta lavorando a stretto contatto con le compagnie iscritte al fine di concludere la progettazione del sistema di pagamento integrato e altamente innovativo: un portafoglio virtuale a disposizione di ogni azienda che potrà essere ricaricato dal proprio conto bancario o vendendo tratte vuote. Ciò renderà Buustle non solo facile da usare ma anche sinonimo di garanzia e sicurezza.

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