Bus e turismo sostenibile a Roma: un binomio possibile
Un contributo scientifico alla discussione sulla riorganizzazione del piano bus a Roma. Questo il senso dellāindagine affidata dalle associazioni dei bus turistici e del turismo al Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica (CTL) della UniversitĆ Sapienza di Roma. Ā āInsieme alle altre associazioni, abbiamo chiesto allāUniversitĆ Sapienza di Roma uno studio basato su […]
Un contributo scientifico alla discussione sulla riorganizzazione del piano bus a Roma. Questo il senso dellāindagine affidata dalle associazioni dei bus turistici e del turismo al Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica (CTL) della UniversitĆ Sapienza di Roma. Ā āInsieme alle altre associazioni, abbiamo chiesto allāUniversitĆ Sapienza di Roma uno studio basato su dati certi e verificabili sullāimpatto, in termini di inquinamento ambientale e occupazione degli spazi, dei volumi di traffico nella ZTL derivanti da trasporto collettivo e turistico, traffico privato e merciĀ ā ha affermato ilĀ Presidente di Anav Giuseppe VinellaĀ -.Ā Il nostro obiettivo ĆØ dare dimostrazione scientifica di unāevidenza logica: i bus turistici per numero, chilometri percorsi e passeggeri trasportati hanno un impatto minimo sul traffico complessivoā.
L’autobus ĆØ la risposta la traffico
Eloquenti i dati evidenziati dallo studio: meno del 2% lāincidenza dei bus turistici nella Ztl in termini di chilometri percorsi a fronte di un impatto del traffico privato di quasi lā89% e 0,6 mq/passeggero lo spazio di sosta occupato dei bus turistici contro i 5,2 mq/passeggeri delle autovetture. I dati dimostrano anche lāelevato grado di compatibilitĆ ambientale dei bus di ultima generazione: 0,12g/km di emissioni di NOx contro i 0,35 g/km delle vetture. Del resto le stesse rilevazioni delle centraline ARPA evidenziano come non ci sia nessuna relazione tra qualitĆ dell’aria e presenza dei bus turistici.
Anav, noi abbiamo la soluzione
Da tali dati prendono spunto le associazioni delle imprese di trasportoĀ Anav,Ā Federlazio,Ā Fita-Cna,Ā AncĀ ā Trasporto Bus,Ā FedernoleggioĀ e del turismoĀ Federalberghi Roma,Ā FiavetĀ Lazio,Ā Confesercenti-Federagit RomaĀ eĀ AgtarĀ per sottolineare come lāorganizzazione della mobilitĆ a Roma debba essere studiata in unāottica complessiva, tenendo presente cheĀ misure restrittive dellāaccesso dei bus turistici non contribuirebbero in alcun modo a risolvere i problemi del traffico e dellāinquinamento, mentre avrebbero, in compenso, pesanti ricadute sul turismo e lāeconomia della Capitale.
Roma ĆØ un’anomalia nel contesto europeo
āRoma e le altre cittĆ dāarte italiane rappresentanoĀ ā osservano i rappresentanti delle imprese della filiera turistica Federalberghi e Fiavet āĀ unāanomalia in un contesto europeo in cui lāaccesso dei bus turistici non ĆØ sottoposto al pagamento di alcun onere o tariffa. Il prelievo, poi, appare tanto piĆ¹ iniquo se si considera che il relativo gettito non ĆØ, neppure in parte, reinvestito nella creazione di infrastrutture o servizi a beneficio dei turisti. Inoltre, lo stesso comune di Roma applica anche la tassa di soggiorno piĆ¹ elevata dāEuropa, in tal modo generando un doppio onerosissimo prelievo in capo ai turistiā.Ā Del resto i numeri parlano chiaro: l’ammontare degli introiti del Comune dai ticket bus ĆØ stato nel 2016 pari a 11 milioni di euro, somma che va ad aggiungersi al gettito della tassa di soggiorno pari lo scorso anno a 103,6 milioni di euro.
Roma,Ā 17 milioni di arrivi e 40 milioni
I dati di Roma e provincia, con oltre 17 milioni di arrivi e 40 milioni di presenze su base annua, di cui circa il 30% riferibile a gruppi turistici che si muovono in pullman, dimostrano che il trasporto turistico con autobus puĆ² essere un potente volano di sviluppo dellāeconomia locale potendo assorbire anche la domanda di trasporto delle fasce piĆ¹ deboli di turisti grazie alle sue caratteristiche di elevata accessibilitĆ , flessibilitĆ , sicurezza e compatibilitĆ ambientale.Ā āI gruppi di turisti, che sono spesso formati soprattutto da anziani, giĆ svolgono a piedi gran parte delle visite della cittĆ Ā ā osserva Confesercenti-Federagit Roma –Ā Pensare di farli spostare con i mezzi pubblici significa disincentivare il turismo a Roma e rendere ancora piĆ¹ problematico lāuso del mezzo pubblico da parte dei residenti.āĀ Da qui la disponibilitĆ delle associazioni a lavorare con l’amministrazione per il miglioramento dell’attuale piano autobus turistici, un aumento delle aree di sosta e il rafforzamento del sistema dei controlli.