Bilancio Atac. Guardando tra le pieghe
Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci di Atac SpA ha approvato il bilancio di esercizio chiuso il 3 dicembre 2018. Un bilancio che per la prima volta (nella sua storia) certifica un utile di esercizio, pari a 839.558 euro. L’enfasi del Campidoglio ha inondato d’inchiostro le pagine di tutti i giornali. E qualcuno ha gridato […]
Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci di Atac SpA ha approvato il bilancio di esercizio chiuso il 3 dicembre 2018. Un bilancio che per la prima volta (nella sua storia) certifica un utile di esercizio, pari a 839.558 euro. L’enfasi del Campidoglio ha inondato d’inchiostro le pagine di tutti i giornali. E qualcuno ha gridato al miracolo. Ma sarà davvero così?
Bilancio Atac, l’analisi di businessinsider
Come ricorda una recente analisi realizzata da businessinsider.com, Atac è un’azienda in concordato preventivo, una procedura chiesta ed ottenuta ufficialmente dal Comune nel luglio del 2018 per cercare di evitare il fallimento. In altre parole l’azienda romana negli anni ha accumulato un debito di quasi 1,5 miliardi, un debito che ancora tutto lì…ma che non viene conteggiato all’interno del bilancio. Una montagna di soldi che sono stati congelati per consentire ad Atac di provare a rimettersi in piedi seguendo un piano industriale approvato dal Tribunale fallimentare e di ripagare i creditori).
https://www.autobusweb.com/roma-lido-e-roma-nord-cambiano-gestore-da-atac-a-cotral/
Bilancio Atac,occhio ai ricavi
Nota positiva è la crescita dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, arrivati a 847,4 milioni di euro, una cifra cui contribuiscono soprattutto dai ricavi realizzati grazie alla vendita dei biglietti (quasi 272 milioni, +2,64%). Spiccano anche i proventi derivanti dalla lotta all’evasione tariffaria (+52,2% a quota 2,678 milioni), segno che dopo anni in cui a Roma si poteva circolare indisturbati sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto, qualcosa finalmente sta cambiando.
https://www.autobusweb.com/atac-in-servizio-i-primi-80-nuovi-bus-citymood/
Raggi, gli investimenti che non ci sono
Brutte invece le notizie sul fronte degli investimenti, anche sei poi la Raggi dichiara: “con i conti in ordine sono finalmente partiti gli investimenti e gli acquisti”. Ma non è proprio così. Nel 2015 Atac aveva effettuato investimenti per 33,8 milioni di euro, nel 2016 erano 24,5 i milioni investiti, nel 2017 23,6. Il bilancio d’esercizio 2018 si è chiuso con investimenti pari a 22,6 milioni, terzo anno consecutivo di riduzione che inevitabilmente si ripercuote sul servizio offerto. Solo per fare un esempio: nel 2017 Atac aveva destinato al suo parco mezzi 14,8 milioni di euro, l’anno dopo siamo scesi a 10,3 milioni. “La dipendenza dai contributi pubblici per effettuare gli investimenti – variabile fondamentale per conseguire maggiori livelli di produttività, a partire dal rinnovo del parco bus – resta un aspetto distintivo della condizione aziendale”, si legge nella lettera all’azionista che precede il bilancio. “Di conseguenza anche nel 2018 le risorse finanziarie destinate agli investimenti… sono risultate ancora molto al di sotto di quanto programmato/necessario, anche per effetto degli scarsi contributi in conto investimenti da Roma Capitale, Regione Lazio, Stato”.
Bilancio Atac, i dipendenti
Capitolo costo del lavoro: nel 2018 Atac impiegava 11.192 dipendenti (forza lavoro media: 11.286), a fronte degli 11.411 del 2017. Nonostante ciò il costo del lavoro è rimasto quasi invariato (-30mila euro), attestandosi a 538,467 milioni di euro, e il tasso di assenteismo (aggiornato al I trimestre del 2019), rimane altissimo: 7,5% (era al 4,9% nel 2016).
Nel 2018 la produzione di bus, tram e filobus ha proseguito la sua ineluttabile parabola discendente, calando a 82,3 milioni di vetture per km dalle 84.5 milioni del 2017 (-2,6%) e dalle 87,2 milioni del 2016. A fronte di quanto programmato nel contratto di servizio firmato con Roma Capitale – 99.604.232 vett/km – il ribasso è addirittura del 14,3%. Da sottolineare che, nonostante la minor produzione e le penali applicate per questo motivo dal Comune (pari a circa 4,5 milioni di euro), i ricavi da contratto di servizio TPL sono stati superiori di 7.939.497 rispetto al consuntivo del 2017. Insomma a rimetterci sono più i cittadini (che attendono all’infinito bus “fantasma”) che le casse di Atac.
https://www.autobusweb.com/altri-97-autobus-bus-nuovi-per-atac-grazie-a-consip/
Tra le motivazioni addotte dall’azienda per giustificare l’ennesimo ribasso della produzione di bus e tram figurano “l’avvio di interventi di manutenzione straordinaria su parte della flotta bus” e la “vetustà del parco mezzi”. Parliamo di 2.151 mezzi in totale suddivisi tra filobus (75), tram (164) e bus (1.912). Caratteristica da evidenziare in questo contesto è che nonostante i ripetuti proclami dei vertici dell’azienda e dell’amministrazione comunale sui nuovi autobus messi in strada, rispetto all’anno precedente nel 2018 Atac ha potuto contare su un solo bus in più (uno, ripetiamolo): 1.912 l’anno scorso contro 1.911 autobus nel 2017, mentre l’età media è salita da 13,5 a 14,2 anni. Saldo invariato per tram e filobus. L’unico segno più, reale, messo a segno dai mezzi di superficie riguarda i roghi, con 44 bus andati a fuoco nel 2018.