Il trasporto pubblico sempre più spesso utilizza sistemi di bigliettazione digitale, grazie alla diffusione degli ITS (Intelligent Transport Systems), ovvero sistemi di pagamento elettronici e interoperabili. Questi seguono due distinti sistemi di tariffazione o ticketing: Off-board (fuori dai mezzi) oppure On-board (all’interno degli stessi). Tuttavia, entrambi i sistemi di bigliettazione digitale non eliminano il problema, altrettanto diffuso, dell’evasione tariffaria.

Come combattere l’evasione tariffaria con i sistemi di bigliettazione digitale

La bigliettazione digitale è caratterizzata, oltre che dal pagamento elettronico, anche dalla necessaria validazione del “titolo di viaggio”, che può avvenire in modalità POP (proof-of-payment) con o senza barriere, ovvero convalidando il biglietto prima di fruire del servizio, oppure POE (pay-on-entry), direttamente all’interno del mezzo, oppure mostrando il possesso di un abbonamento.

Tuttavia, gli strumenti digitali per il ticketing non impediscono ai passeggeri senza un biglietto valido di accedere al servizio, ad esempio in un sistema POP. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato problemi legati alla vulnerabilità software, hardware e nelle comunicazioni che favoriscono le frodi tramite accesso illegale ai sistemi informatici.

L’integrazione di diverse architetture aiuta a individuare gli evasori. Più precisamente, una lettura a distanza basata su RFID può essere utilizzata per intercettare potenziali evasori con smart card non regolari e un APC (Automatic Passenger Counting) può essere adottato per rilevare anche i passeggeri senza nessun titolo di viaggio. L’integrazione tra smart card e APC può quantificare l’evasione tariffaria stimata e osservata “in tempo reale”. Infatti, il rapporto tra convalide e imbarchi è 1 quando tutti i passeggeri pagano il biglietto.

La digitalizzazione dei servizi prosegue anche nella direzione del pagamento delle sanzioni amministrativePagoPa, ad esempio, è un sistema che agevola le operazioni di versamento dovute alle PTC per le sanzioni amministrative elevate a utenti sprovvisti di titolo di viaggio.

I controlli

Il controllo della regolarità del titolo di viaggio avviene tramite personale dedicato e viene programmato secondo politiche di verifica e sanzioni delle singole PTC. Il controllo è necessario, perché non tutti i passeggeri sono disposti a pagare per il servizio. L’evasione avviene dunque sia a causa del comportamento dei passeggeri, sia delle vulnerabilità dei sistemi di ticketing. Nei sistemi con barriera (es. metropolitana) l’evasione tariffaria è meno frequente e si verifica, ad esempio, quando i passeggeri passano sotto o sopra i tornelli o si introducono attraverso i varchi aperti. In quelli senza barriera, l’evasione tariffaria è più frequente e dipende, per esempio, dai metodi più o meno efficaci di ispezione e dal livello di affollamento. Nei sistemi con pagamento a bordo l’evasione tariffaria dovrebbe essere inferiore o quasi inesistente, ma talvolta emergono problemi legati alla gestione dei contanti, l’utilizzo improprio degli abbonamenti, o all’elusione delle zone tariffarie.

L’evasione tariffaria è difficile da misurare perché non esistono metodi standard che ne consentano la stima corretta e non è possibile quantificare esattamente il numero di passeggeri che sfuggono ai controlli. Tuttavia, si stima che il valore delle perdite a livello globale superi il miliardo di euro l’anno.

Come contromisure, molte PTC hanno adottato i sistemi POP con verifica a bordo, per ridurre i costi operativi e limitare la circolazione del contante. Si sono registrati da subito numerosi benefici, come ad esempio l’introduzione di nuovi sistemi tariffari, il miglioramento dell’efficienza del servizio, reso più veloce, l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento del design dei veicoli e il benessere fisiologico dei conducenti dei mezzi.

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