Un sondaggio non per testare gli orientamenti di voto dei cittadini-elettori, ma per farsi dire le criticità e le esigenze quotidiane per quanto riguarda gli spostamenti in città. È nata così a Bagno a Ripoli (provincia di Firenze) l’iniziativa “E tu come ti muovi?”: dalla mattinata di martedì 28 settembre sul sito del comune è online il questionario sulla mobilità dedicato a tutti i cittadini che vivono, lavorano e transitano nel territorio ripolese.

Il questionario sarà assai prezioso per l’amministrazione locale nell’ottica di mettere a terra il nuovo Piano Particolareggiato della Mobilità, uno strumento essenziale per definire il futuro della mobilità comunale, tenendo insieme i bisogni quotidiani dei cittadini e la sostenibilità ambientale dei loro spostamenti. Il piano, insieme ai contributi degli altri Comuni dell’area fiorentina, andrà poi ad approfondire le indicazioni di mobilità già previste nel Pums (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) della Città Metropolitana.

Come partecipare al sondaggio sulla mobilità di Bagno a Ripoli

Per partecipare, al “sondaggione”, basta visitare la pagina facilmente raggiungibile anche dalla homepage del sito del Comune. Basteranno dieci minuti per completare il sondaggio, che resterà online fino al 12 ottobre. La partecipazione è aperta a tutti i cittadini residenti a Bagno a Ripoli, a chi lavora sul territorio comunale e a chi abitualmente vi transita con il proprio mezzo di trasporto privato o col trasporto pubblico.
I risultati andranno a completare il quadro di informazioni già raccolte nei mesi scorsi grazie alle rilevazioni sul traffico effettuate con apposite antenne poste lungo i principali snodi della viabilità comunale.

 «La partecipazione dal basso dei cittadini – spiega il sindaco Francesco Casini – sarà fondamentale per orientare le scelte del tpl e correggerne le criticità sul nostro territorio ma anche a livello metropolitano, per arrivare a un sistema sempre più a misura di utente. I mesi dell’emergenza Covid ci hanno insegnato che l’ascolto delle parti coinvolte è la più importante risorsa che possiamo utilizzare per costruire un servizio sempre più efficiente. Aprendo il Pums alle indicazioni dirette dei cittadini vogliamo disegnare la mobilità dell’area metropolitana dei prossimi 10 anni, tenendo conto anche delle nuove infrastrutture che toccheranno il nostro territorio, a partire dalla tramvia». Alla voce del primo cittadino, si è aggiunta quella del suo vice Paolo Frezzi, con delega al Tpl: «Puntiamo ad ottenere le risposte di almeno il 10% della popolazione interessata: più saranno i partecipanti, più informazioni avremo a disposizione e maggiore sarà la nostra capacità di orientare positivamente le prossime decisioni in materia di mobilità. È fondamentale conoscere l’opinione di tutti per capire quali priorità inserire nel Pums e quali criticità correggere sulle nostre reti comunali».

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