Autolinee Toscane, nel parco mezzi 21 bus su misura per esigenze territorio e comunità locali
Autobus nuovi e calibrati sulle effettive esigenze del territorio. Vanno in questa direzione le scelte di rinnovamento del parco mezzi di Autolinee Toscane che, nel corso del 2022, ha complessivamente acquistato 200 nuovi autobus, di questi circa il 10% sono di dimensioni ridotte rispetto alle consuetudini, proprio per meglio rispondere alle esigenze morfologiche di alcune […]
Autobus nuovi e calibrati sulle effettive esigenze del territorio. Vanno in questa direzione le scelte di rinnovamento del parco mezzi di Autolinee Toscane che, nel corso del 2022, ha complessivamente acquistato 200 nuovi autobus, di questi circa il 10% sono di dimensioni ridotte rispetto alle consuetudini, proprio per meglio rispondere alle esigenze morfologiche di alcune zone della Toscana: dalla Garfagnana alla provincia di Siena, dalla Montagna Pistoiese alle Colline del Chianti, all’Amiata.
Gli Iveco Indcar Mobi per Autolinee Toscane
Si tratta di 21 minibus Iveco Daily modello Mobi forniti dall’azienda italiana Maresca e Fiorentino che ha sede a Bologna ed opera in Emilia-Romagna, Marche, Umbria e Toscana ed allestiti dalla Carrozzeria Indcar. Nello specifico Autolinee Toscane ha messo in strada 16 mezzi extraurbani da 8,5 metri e 5 urbani da 8 metri, entrambi con motorizzazione Euro 6, dai minimi livelli inquinanti. La particolarità di questa tipologia di mezzi sta soprattutto nella capacità di adattarsi alle particolari caratteristiche del territorio in cui si muovono, percorrendo strade strette e spesso in salita con intatti livelli di agilità per chi è alla guida e di sicurezza per chi viaggia a bordo. Maresca e Fiorentino ha offerto questa tipologia di autobus che si adatta perfettamente alle esigenze che Autolinee Toscane ha a cuore a seconda dell’area in cui è chiamata a svolgere servizi di Tpl.
Parla Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane
«Il nostro rinnovamento di bus che nel corso del primo anno ha visto l’arrivo di 200 nuovi mezzi – commenta il presidente di AT, Gianni Bechelli – e tra questi abbiamo scelto anche l’acquisto di mezzi extraurbani più piccoli di come siamo abituati a vedere in circolazione, proprio per meglio adattarsi alle particolari esigenze di determinate aree del nostro territorio regionale, sia in termini di percorribilità di strade che di effettiva domanda di passeggeri a bordo, proprio nel nostro intento di rendere il trasporto pubblico sempre più in linea con le effettive esigenze della nostra utenza».
AT per il territorio toscano
La distribuzione sul territorio toscano dei bus prevede, per quanto riguarda quelli extraurbani, la dislocazione di 4 mezzi nel bacino di Prato, 3 in quello di Pistoia, 3 a Lucca, 2 a Siena, 2 a Grosseto, 1 a Firenze e 1 a Pisa. I 5 mezzi urbani da 8 metri sono invece operativi nella rete urbana di Lucca. A Prato, i quattro mezzi fanno servizio principalmente sulle linee V e Lam Azzurra e, se necessario, saranno messi in servizio anche su altre tratte. I bus si muovono rispettivamente nelle zone di Vaiano; Vernio nel collegamento con Cantagallo; quindi Carmignano, Poggio a Caiano e Seano e, infine, nella zona di Bagnolo nel territorio di Montemurlo.
Per il territorio di Pistoia, i tre bus sono rispettivamente dislocati, uno nell’area della montagna pistoiese (linea 65 – Pistoia – San Marcello Pistoiese), uno nella tratta tra Pistoia e Treppio (linea 57) e uno fa base a Montecatini e abitualmente percorre i percorsi delle linee U806 (Montecatini Alto) e P855 (Montecatini – Serra Pistoiese). Nel territorio di Lucca, uno dei mezzi svolge la linea nell’area tra Altopascio, Lucca, Pescia e Collodi; mentre gli altri due bus copre la Garfagnana a Mologno, il k3074 ora è in officina a Lucca ma copre la Garfagnana a Pieve a Fosciano. Nel grossetano un mezzo fa base nella sede di Grosseto ed un altro ad Albinia mentre per quanto riguarda il bacino di Siena, un mezzo svolge servizio nell’area di Gaiole in Chianti e l’altro a Ciciano, nel comune di Chiusdino.