È partito lunedì 16 maggio il primo corso di “Accademia“, la scuola che Autolinee Toscane ha creato per formare in casa i propri autisti senza far pagare loro i costi delle patenti specialistiche. È destinato ai futuri conducenti che lavoreranno a Firenze. E a settembre partiranno il corso-bis sempre per Firenze e quello per Siena.

A distanza di un mese dal lancio di ”Accademia”, venti giovani sono già stati assunti e da ieri hanno iniziato a studiare per superare il primo step: il conseguimento della patente D e della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) necessarie per guidare un bus del trasporto pubblico.
I venti apprendisti sono stati selezionati in meno di un mese, nonostante l’alto numero di domande pervenute: 290 candidature, di cui 267 complete di tutti i requisiti. La selezione si è basata sui titoli richiesti, ma anche su un test che, attraverso la formula del gioco, ha messo in evidenza quegli elementi del carattere e della motivazione considerati un valore in più: ad esempio la capacità di prendere decisioni in autonomia, l’abilità nell’instaurare relazioni collaborative e nel gestire i conflitti, l’autocontrollo, lo spirito di iniziativa. Si è trattato di un metodo innovativo e soprattutto molto snello, adatto per selezionare giovani che, in generale, sono alla loro prima esperienza lavorativa.

La scuola di Autolinee Toscane per formare giovani conducenti

I primi venti apprendisti sono destinati al Dipartimento Centro, in particolare Firenze. I più giovani sono due (21 anni) e i più grandi sono quattro (29 anni). Tra loro ci sono 4 ragazze, il 25% (una percentuale molto più alta di quelle attualmente in servizio), di cui una proviene dall’Ucraina anche se è residente a Prato fin da giovane ed un ragazzo, polacco, che arriva da Roma. Sono tutti alla prima assunzione e hanno firmato il loro primo contratto di lavoro (apprendistato professionalizzante) come operatori di esercizio presso Autolinee Toscane.

Nella sede di Autolinee a Peretola la prima classe è già al lavoro. Il programma di studio è impegnativo. Da ieri gli aspiranti autisti sono a lezione sulla parte teorica per ottenere la patente D, che dovrà essere conseguita entro un mese. Parallelamente, seguono anche la formazione teorica per la CQC. Successivamente dovranno superare le prove di guida, e l’esame finale tra luglio e agosto. Questa prima fase della formazione prevede anche lo studio dei processi interni della società. Nel gruppo, c’è chi ha lasciato un lavoro precedente (sette in tutto) spesso precario, per entrare in Autolinee Toscane. Sono principalmente fiorentini, pratesi e toscani, solo quattro vengono da fuori regione (Campania, Sardegna e Lazio). C’è chi ha già provato ad avvicinarsi alla professione di autista guidando, con la patente B, piccoli mezzi in una coop sociale o per il servizio civile. Orgogliose le ragazze: ”Anche se qualcuno ci fa la solita battuta della donna al volante, dimostreremo che siamo migliori”, scherzano entrando alla prima lezione. C’è chi ha lasciato il lavoro da postina, chi faceva il rider ma molti sono alla prima ”vera” assunzione. Chi è stato spronato dai genitori, chi l’ha saputo da amici, chi dai social.

Come si entra in ”Accademia”

È molto semplice e l’iter è veloce. I requisiti principali sono: avere un’età tra i 21 e i 29 anni, e non possedere patenti specialistiche, in quanto vengono conseguite durante l’apprendistato professionalizzate (sono ammesse solo le patenti B, C e CE). La selezione prevede il superamento di un test, poi di un colloquio motivazionale. La presentazione delle candidature dovrà avvenire compilando un modulo al seguente link

Ma oltre ai giovani che hanno superato la prima selezione per entrare in ”Accademia”, altri ragazzi potrebbero farlo presto. Tra le candidature arrivate infatti ci sono dei profili ritenuti idonei anche per il secondo corso per conducenti, che partirà a settembre, sempre per la zona di Firenze. E sempre a settembre si terrà il terzo corso per gli aspiranti autisti destinati al Dipartimento Sud, in particolare Siena. «I punti di forza di ‘Accademia’ sono due: da una parte offre ai giovani l’opportunità di fare un lavoro molto richiesto, al quale però è difficile accedere; e dall’altra offre la possibilità di accedervi a costo zero senza che si facciano carico degli alti costi per le patenti specialistiche. Questa formula è piaciuta a molti, e lo dimostra l’alto numero di candidature che ci sono pervenute. Da parte nostra, abbiamo necessità di assumere autisti perché c’è carenza, e su questo stiamo investendo nostre risorse e tutto il nostro impegno, anche per aprire strade innovative come nel caso di “Accademia”», spiega il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli.

«Questo non è solo un progetto di recruiting, di assunzioni. È un investimento sul futuro. Si parla spesso della difficoltà, in Italia, di trovare figure professionali in alcuni settori. In quello dei trasporti è un problema enorme. Invece di lamentarsi, Autolinee Toscane ha deciso di impegnarsi a formare queste figure professionali, sia giovani per nuovi ingressi che quelle già presenti. Ha deciso di stringere accordi sindacali per migliorare, per quanto possibile in questa complicata situazione economica tra pandemia e guerra, le condizioni del contratto dei nostri lavoratori. E continueremo a farlo. Il compito che ci è stato assegnato, quello di gestire il trasporto pubblico locale, è fondamentale per la vita dei cittadini e per la transizione ecologica. Questo è il motivo per cui occorre investire sui giovani e sulla loro presenza come autisti del trasporto pubblico, dando più dignità a questa professione», dice Alessandro Stocchi, direttore risorse umane di Autolinee Toscane.

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