Operatori del noleggio e turismo in autobus sono scesi in piazza stamani in varie città d’Italia. A Milano la manifestazione si è tenuta all’ombra del Pirellone, sede degli uffici di Regione Lombardia. La manifestazione, a livello italiano, è stata promossa da un drappello di organizzazioni di categoria in ambito bus e noleggio con conducente. A Milano, in cabina di regia, l’associazione Fai Trasporto Persone.

manifestazione bus milano 3 giugno a

Circa un centinaio di autobus di bus operator lombardi hanno raggiunto di prima mattina il capoluogo, radunandosi nei pressi dello stadio San Siro. Da lì, una serie di navette ha trasferito i manifestanti in piazza Duca d’Aosta, dove si è tenuto il raduno. «Abbiamo reagito alla crisi rimboccandoci le maniche, pensando a soluzioni di sistema. Il governo ha però deciso di stanziare 120 milioni per i monopattini. E un miliardo al trasporto pubblico di linea, mentre a noi non è stato dato nulla», ha preso la parola Marta Regiardo, presidente Fai. L’ha seguita il vicepresidente con delega alla branca bus Pinuccia Casiraghi: «Vogliamo un aiuto che non sia a parole. Chiediamo solo il diritto di lavorare e di continuare a esercitare le nostre attività».

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«Siamo 450 imprese di autobus e 5.000 NCC – Francesco Artusa dei Fai -. Ignorati dal governo e dalla Regione. Che ha aperto a una commissione ad hoc. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico che cominci domani. Un primo risultato lo abbiamo ottenuto. L’8 di giugno per la prima volta saremo ammessi al tavolo dei bus turistici al ministero dei trasporti». Il Fai ha presentato alla Regione un documento in cui si chiede, tra le altre cose, flessibilità delle attuali regola per consentire agli operatori privati di bus turistici di affiancare i servizi di linea e garantire servizi complementari.

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