Il bus elettrico protagonista del futuro. Parola di Heinz Friedrich, Evobus Italia
Il futuro? «Il bus elettrico sarà protagonista». E ora? «Il mio gruppo dispone di tecnologie e strumenti per una transizione energetica che sia sostenibile anche sotto il profilo economico». A dirlo è Heinz Friedrich, CEO e Presidente EvoBus Italia. Laureato in ingegneria gestionale all’università di Karlsruhe, con specializzazione in Business Administration conseguita presso l’università dell’Alaska […]
Il futuro? «Il bus elettrico sarà protagonista». E ora? «Il mio gruppo dispone di tecnologie e strumenti per una transizione energetica che sia sostenibile anche sotto il profilo economico». A dirlo è Heinz Friedrich, CEO e Presidente EvoBus Italia. Laureato in ingegneria gestionale all’università di Karlsruhe, con specializzazione in Business Administration conseguita presso l’università dell’Alaska ad Anchorage (USA), Heinz Friedrich opera dal 1996 all’interno del Gruppo Daimler, dapprima nel settore vetture e dal 2003 in EvoBus, dove ha seguito anche il progetto BusPlus, nell’area finanza e controlling. Ma non solo. Heinz Friedrich è stato anche il responsabile di Mobility Solutions Daimler Buses dove si è occupato dello sviluppo dei servizi digitali e di soluzioni per la mobilità futura.
Di seguito riportiamo in forma integrale l’intervista a Heinz Friedrich pubblicata da International Bus Expo sul proprio sito.
Heinz Friedrich, il passaggio alla motorizzazione elettrica sembra ineludibile, quali sono le strategie di Daimler in questo senso?
«Noi pensiamo che la trazione elettrica assumerà, già nel prossimo futuro, un ruolo decisivo nella mobilità urbana. Pensiamo, comunque, che il full electric farà parte di una mobilità composta da mezzi a gas, ibridi e, solo in alcuni casi, anche diesel»
Sarà possibile vedere dal vivo la vostra proposta di mobilità sostenibile in occasione dell’IBE (International Bus Expo)?
«Assolutamente sì. E invitiamo tutti a Rimini per scoprire i prodotti e le soluzioni di Daimler. All’IBE porteremo anche il Citaro elettrico, sarà il suo debutto su un palcoscenico italiano».
In molti sostengono che il bus sarà solo uno degli elementi del sistema molto più complesso. Secondo lei i costruttori di autobus dovranno attrezzarsi anche per offrire alle aziende di trasporto le infrastrutture di ricarica e di deposito?
«L’autobus elettrico è una rivoluzione in tutti i sensi anche sul piano del rapporto tra industria e azienda di trasporto. E Daimler questo lo sa bene tanto da aver costituito un ramo d’azienda denominato eMobility Consulting che lavora insieme ai nostri clienti per condurre studi di fattibilità e per definire il concetto corretto su una serie definita di linee. Ma c’è di più. Dal 2019 il nostro gruppo offrirà al mercato anche sistemi di ricarica e non solo l’autobus».
Le batterie rappresentano ancora oggi il ventre molle dei sistemi elettrici di trazione. Il suo gruppo, a breve, equipaggerà il eCitaro con batterie di nuova generazione. Ci può dare qualche dettaglio in più a riguardo?
«Confermo, l’eCitaro, nel prossimo futuro, sarà equipaggiato con una innovativa batteria allo stato solido in grado di generare potenze sensibilmente maggiori rispetto a quelle attuali e di lavorare anche ad alte temperature, tipiche delle città italiane. Questo tipo di batterie sono molto versatili e non richiedono di un sistema di raffreddamento».
Il parco circolante di autobus italiano è particolarmente vecchio, la media si aggira attorno agli 11,6 anni. Visto l’alto costo dei bus elettrici e la mancanza di risorse non sarebbe meglio investire in autobus diesel Euro VI?
«La transizione energetica è un passaggio che noi crediamo possa essere anche graduale. Il rinnovo del parco circolante deve comunque continuare ad essere il primo obiettivo di tutti gli operatori e il nostro Citaro ibrido, per esempio, è la risposta giusta per le aziende che vogliono oggi avviare l’uscita di scena del diesel dai centri cittadini in luogo di sistemi alternativi e poco impattanti».
Ultima domanda. L’autobus elettrico impone un cambio di approccio anche, e soprattutto, in tema di capitolati di gara. È ipotizzabile che questo nuovo sistema di trazione getti le basi per un nuovo rapporto tra azienda di trasporto e costruttore che non contempli più la vendita del bus ma l’affitto dello stesso?
«La ringrazio per la domanda. Daimler non è solo un grande gruppo industriale ma anche un soggetto in grado di erogare servizi tecnici, come il full service, e i servizi finanziari, come il leasing. Ed è per questo che da alcuni anni fanno parte del gruppo Daimler i brand Omniplus e quello della Finance services. Noi siamo in grado di essere il referente unico delle aziende di trasporto che guardano al futuro».