Irizar E-mobility sbarca in Italia. L’ultima nata del gruppo basco, protagonista di ingenti investimenti in ambito di elettromobilità come dimostra l’inaugurazione, in maggio, del primo stabilimento europeo interamente focalizzato sulla produzione di autobus elettrici, si arricchisce di un distaccamento italiano. La guida Dario Del Pozzo, classe 1970, un master in Business Management presso la Bocconi e trascorsi lavorativi, a partire dal 2007, in Irisbus – Iveco e successivamente in Evobus, come responsabile delle gare pubbliche d’appalto in territorio italiano. Esperienze alle quali si somma una breve parentesi come amministratore delegato di Centrobus. A partire da quest’anno ricopre il ruolo di Manager public tender Italia in Irizar E-Mobility.

Irizar E-mobility

L’intervista a Del Pozzo: Irizar E-mobility e l’Italia

Ci conferma che gli autobus elettrici Irizar sono disponili anche sul mercato italiano?

«Assolutamente sì. Irizar E-mobility si sta strutturando su tutti i mercati Europei con un team dedicato al progetto Elettromobilità per ogni paese, ma devo dire con un’attenzione davvero unica verso il mercato italiano e le sue specifiche necessità»

Irizar ha realizzato un nuovo ramo d’azienda denominato eMobility, ci può spiegare nel dettaglio di cosa si tratta?

«Irizar E-Mobility nasce nel 2011 con una specifica mission: offrire “Veicoli, sistemi e elementi per l’elettromobilità delle città”. Con un investimento di oltre 78 milioni di Euro, Irizar group, diede vita ad Irizar E-Mobility, che oggi produce autobus elettrici in ogni sua parte, batterie e motori compresi, il tutto costruito esclusivamente in Spagna, pur avendo 13 poli produttivi nel mondo. Ma la produzione è solo una parte, in verità ci occupiamo di “sistemi” di elettromobilità»

Com’è organizzata la Irizar E-mobility in Italia?

«La divisione Italia che ho l’onore di dirigere, stà nascendo ora con sviluppo mirato e personale tecnico dedicato alle necessità del TPL, in grado di offrire soluzioni e sistemi per l’elettromobilità di ogni città, secondo le specifiche peculiarità. Sempre e comunque in linea diretta con la nostra casa madre»

Come si compone la vostra offerta in tema di autobus elettrici sul mercato italiano?

«La nostra linea di autobus elettrici parte dal 10 metri passando per il 12, il 15 a raggiungere il 18 metri con la possibilità di personalizzare gli autobus davvero al 100%. A completare la gamma il nostro magnifico ie tram per la tramvia su gomma, premiato quale miglior veicolo industriale ecologico dell’anno»

Nei mesi scorsi i media di settore, compreso AUTOBUS, hanno dato grande risalto all’inaugurazione della nuova fabbrica di Irizar che realizza bus elettrici. È solo un’operazione di marketing o ci sono davvero elementi di vera innovazione nel nuovo polo industriale basco?

«Come dicevo, facciamo sul serio. Irizar E-Mobility crede nell’elettrico a tal punto da investire esclusivamente su queste soluzioni, creando in Spagna un polo tecnologico di produzione ma anche progettazione e ricerca di altissimo livello. Con Jema altra azienda del gruppo Irizar, specializzata in elettronica di potenza, smart grids, centrali fotovoltaiche, solari, multiplex, stiamo progettando soluzioni dedicate agli autobus nel mondo del trasporto pubblico di prossima generazione».

Irizar E-mobility

Mi conferma che il suo gruppo realizza in house i moduli di batterie di trazione dei vostri autobus elettrici?

«Assolutamente sì, sviluppiamo e costruiamo le batterie esclusivamente nel nostro stabilimento spagnolo, in generale la filosofia di Irizar è utilizzare al meglio tutte le competenze tecnologiche e innovative, di ogni azienda del gruppo stesso»

Oggi siamo tutti concordi nel dire che l’autobus elettrico è solo un elemento all’interno di un sistema di mobilità molto complesso e la potenza installata sul bus e i sistemi di ricarica sono elementi particolarmente attenzionati. Quali sono le tecnologie che Irizar propone al mercato? Avete solo sistemi con ricariche al deposito o prevedete anche l’opportunity charging?

«Grazie per questa domanda. Siamo dedicati esclusivamente agli autobus elettrici e dunque con una visione a 360 gradi e con forte esperienza sulle tecnolgie di stoccaggio, stazioni di ricarica comprese. Possiamo offrire tutte le soluzioni includendo la ricarica veloce. Crediamo di aver fatto un lavoro di altissimo livello sulle batterie LTO, arrivando a garantirle sino a 15 anni, con livelli di autonomia dei bus da guinnes, ma non trascurando comunque le soluzioni su NMC»

Chiudiamo con una battuta sul mercato italiano. Secondo le vostre analisi il mercato degli autobus è destinato a decollare?

«Noi crediamo che l’alto livello di competenze, dei referenti tecnici nelle municipalizzate italiane, indirizzerà il mercato a scelte autenticamente green e non potrà che premiare in primis l’autobus elettrico. A patto, certo, che questo non sia derivato da un diesel anni 60 “travestito” da ecologico, ma offra soluzioni all’avanguardia e nasca dalle capacità tecnologica di chi dell’autobus elettrico ne ha fatto una missione».

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