Autobus elettrici in Italia, Orlando: individuare ostacoli a crescita filiera
Per il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, per quanto riguarda gli autobus elettrici in Italia è necessario individuare tutti quegli ostacoli che impediscono lo sviluppo e la crescita del settore.
Per il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, per quanto riguarda gli autobus elettrici in Italia è necessario individuare tutti quegli ostacoli che impediscono lo sviluppo e la crescita del settore. Lo ha detto nel corso del Tavolo organizzato dall’associazione Transizione Ecologica Solidale (TES) assieme ad Enel sul tema della riconversione elettrica del trasporto pubblico locale. All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti degli operatori del settore: Rampini Carlo Spa, ANFIA, IVECO BUS.
Autobus elettrici in Italia: le dichiarazioni del ministro
“Il nostro Paese ha già sperimentato l’ipotesi che a fronte di grandi investimenti in un settore non si realizzi la crescita della filiera. Oggi stiamo cercando di evitarlo, occorre un censimento dalla parte di chi produce delle difficoltà a crescere e ad affrontare la competizione, ci dobbiamo porre il problema di individuare gli ostacoli. Gli altri temi sono quello degli incentivi per chi acquista e di come si orienta verso la sfida dei trasporti pubblici, sarebbe necessario un confronto con l’Anci. Lo sforzo finanziario in generale va riallineato agli obiettivi del PNRR“.
Anche per il senatore Antonio Misiani, già viceministro dell’Economia, “il rinnovo della flotta del trasporto pubblico locale evidenzia la necessità di sviluppare filiere in ambiti in cui andremo ad allocare nei prossimi anni decine di miliardi di investimenti. Il rischio altrimenti è che una parte significativa degli investimenti previsti dal PNRR e dal fondo complementare attivino importazioni da altri Paesi. Il settore deve recuperare i livelli produttivi di 10 anni fa, nel PNRR ci sono fondi dedicati a questo obiettivo. E’ una sfida importante per il sistema Paese, un terreno di sperimentazione di una nuova politica industriale da estendere anche da altri ambiti di investimento previsti dal PNRR. Penso a quello delle rinnovabili“.