Autobus elettrici: gare, Consip e protagonisti. Ma il mercato sceglie i mild hybrid
di Roberto Sommariva In attesa della firma ufficiale che dai piani alti di Foro Bonaparte (Milano) incoronerĆ il vincitore del āgaroneā di autobus elettrici per Atm Milano (croce e delizia per lāeletto, ormai noto), gli occhi del mercato sono puntati su alcune gare che potranno cambiare gli equilibri futuri. Autobus elettrici, Consip e Venezia al […]
di Roberto Sommariva
In attesa della firma ufficiale che dai piani alti di Foro Bonaparte (Milano) incoronerĆ il vincitore del āgaroneā di autobus elettrici per Atm Milano (croce e delizia per lāeletto, ormai noto), gli occhi del mercato sono puntati su alcune gare che potranno cambiare gli equilibri futuri.
Autobus elettrici, Consip e Venezia al via
In questi giorni si sono chiusi i termini di presentazione per due gare importanti. La prima, forse la piĆ¹ discussa, ĆØ quella dei cinquanta autobus elettrici da 12 metri di Consip e lāaltra quella di Venezia per 30 pezzi, sempre full electric. Bene. Al tender centralizzato si sono presentate due aziende: Iveco Bus e Byd. Visto il ritocco verso lāalto della base dāasta ci si attendeva una partecipazione piĆ¹ ampia. Vero anche che la palese incompetenza di chi ha redatto il capitolato, soprattutto nella sua prima release, ha frenato lāentusiasmo di alcuni. La gara comunque si ĆØ messa sul binario giusto e corre spedita verso lāaggiudicazione. Se dovesse vincere Iveco sarebbe il battesimo dellāHeuliez elettrico in Italia. Se invece dovesse prevalere il cinese, Byd rafforzerebbe ancora di piĆ¹ la propria presenza nel nostro Paese e chiuderebbe la bocca a chi ha sempre appiccicato il bollo di meteora al colosso orientale. In questa gara il prezzo avrĆ un peso determinante anche se le vere sfide saranno da affrontare il giorno dopo lāaggiudicazione. Quali? Rispettare le consegne, capire (e accettare obtorto collo) il nome dellāacquirente e impiantare un sistema complesso come quello dellāelettrico in aziende che non hanno ancora scoperto lāEuro 4. Tutti capitoli che analizzeremo con cura.Ā
Autobus elettrici, a Venezia Solaris e Byd
Altra gara, altra storia. Siamo Venezia e piĆ¹ precisamente sul Lido. LāActv, dopo una lunga gestazione, ha partorito una bella gara da 30 pezzi 12 metri elettrici che collegheranno il Lido con lāisola di Pellestrina. Un bel capitolato che prevede, oltre alla fornitura di bus, anche lāinfrastruttura collegata in quanto lāazienda ha optato per la ricarica in linea (scelta, viste le distanze da coprire, che ĆØ stata oggetto di forti critiche). Per lāoccasione hanno presentato offerta Solaris e Byd. Non sono date a sapere le motivazioni dellāassenza di Iveco, Irizar e Mercedes (questāultima aveva vinto lāultima gara con i Citaro Euro VI).Ā
Nel prossimo mese usciranno altri tender da tenere sottāocchio. Genova, Cagliari e Ancona hanno giĆ le idee molto chiare. Mentre a Bologna i tre lotti firmati da Bottazzi fanno giĆ tremare i polsi ai possibili pretendenti. Quella di Bologna, comunque, sarĆ una gara che farĆ letteratura. Di questo ne siamo sicuri.
Autobus elettrici? Meglio i mild hybrid
Ultimo capitolo da affrontare ĆØ quello della transizione energetica anche in virtĆ¹ del fatto che secondo uno studio di Asstra, e sottoscritto da molte aziende tpl, investire i fondi disponibili in mezzi a basso impatto ambientale comporta, visto i costi dāacquisto, un invecchiamento del parco circolante. E questa ĆØ matematica. Ma ĆØ anche vero che la tecnologia, la tecnica e lāingegneria hanno una terminologia precisa che non puĆ², o non dovrebbe, essere usata a fini di consenso o come coperta sotto cui nascondere le polveri (sottili). Alcuni costruttori, Mercedes in prima linea seguita da Solaris e Man, hanno messo a listino bus mild hybrid. Mezzi con una āmacchina elettricaā ridotta rispetto ai sistemi tradizionali ma che comunque rientrano nella definizione di legge per poter attingere al famoso finanziamento. Gli oltre 200 pezzi per Atac e i 150 per Atm Milano (60 il primo applicativo) recentemente messi a gara sono da ascrivere a questa ānuovaā tecnologia. Scelta che verrĆ seguita anche da altri esercenti, probabilmente anche da Busitalia. Tutto regolare e tutto alla luce del sole, ci mancherebbe altro. Ma dichiarare un investimento enorme sul piano della mobilitĆ elettrica e poi ritrovarsi sul tavolo tre offerte di mild hybrid sarebbe una cosa da spiegare bene. Non a me, ma ai cittadini.