Autisti, a voi la parola: «Contando su noi stessi possiamo migliorare una professione che merita un riconoscimento particolare»
Riceviamo e pubblichiamo Sono attualmente un autista, o meglio, un operatore d’esercizio nel tpl. Ho questa passione fin da bambino, trasmessa da mio padre, lui stesso autista. Ho seguito tutte le tappe necessarie e grazie all’aiuto dei miei genitori ho potuto coronare questo sogno, prima con un’esperienza in Liguria e poi, attualmente, in un’isola d’Italia. […]
Riceviamo e pubblichiamo
Sono attualmente un autista, o meglio, un operatore d’esercizio nel tpl. Ho questa passione fin da bambino, trasmessa da mio padre, lui stesso autista. Ho seguito tutte le tappe necessarie e grazie all’aiuto dei miei genitori ho potuto coronare questo sogno, prima con un’esperienza in Liguria e poi, attualmente, in un’isola d’Italia.
Ormai sono sei anni che svolgo questa professione e son fermamente convinto che non vorrei fare nient’altro, perché mi piace il mondo degli autobus, mi piace guidarli, mi piace vedere le novità e le evoluzioni del settore.
Ammetto che ormai è sempre più difficile conseguire le patenti, soprattutto dal punto di vista economico, però son certo che se dentro di noi c’è una vera passione per il ruolo, si possa fare di tutto per ottenerlo. E solo grazie a noi stessi possiamo poi migliorare una professione che merita un riconoscimento particolare.
Mi auguro di poter guidare fino alla pensione e auguro a chiunque di coronare i propri sogni.
Ci piacerebbe raccontare la storia di voi conducenti. Chi è tuttora autista, chi dopo anni di servizio è andato in pensione o è prossimo a farlo, chi lo è stato e ha scelto un’altra strada. Scriveteci e raccoglieremo le vostre testimonianze.