Austria, dall’Ue 256 milioni di euro per autobus a zero emissioni
La Commissione europea ha approvato un regime austriaco da 256 milioni di euro per sostenere l’acquisto di autobus a zero emissioni (elettrici a batteria, filobus, celle a combustibile a idrogeno), nonché le relative infrastrutture di ricarica e rifornimento e le linee aeree di contatto, per il settore del trasporto pubblico passeggeri su strada in Austria. La misura […]
La Commissione europea ha approvato un regime austriaco da 256 milioni di euro per sostenere l’acquisto di autobus a zero emissioni (elettrici a batteria, filobus, celle a combustibile a idrogeno), nonché le relative infrastrutture di ricarica e rifornimento e le linee aeree di contatto, per il settore del trasporto pubblico passeggeri su strada in Austria.
La misura sarà finanziata dal dispositivo di ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility), a seguito della valutazione positiva da parte della Commissione del piano austriaco di recupero e resilienza e della sua adozione da parte del Consiglio.
Il regime si compone di due parti, che sostengono rispettivamente l’acquisto di autobus a zero emissioni e l’installazione o il miglioramento delle relative infrastrutture di ricarica o rifornimento e delle linee aeree di contatto. Nell’ambito del regime, il sostegno assumerà la forma di sovvenzioni non rimborsabili. I beneficiari saranno selezionati attraverso una procedura di gara aperta e trasparente.
La Commissione ha valutato la misura alla luce delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato e ha ritenuto che la misura incoraggerà l’adozione di autobus pubblici passeggeri senza emissioni, contribuendo cosi’ alla riduzione delle emissioni di Co2 e di sostanze inquinanti, in linea con gli obiettivi climatici e ambientali dell’Ue e con gli obiettivi fissati dal Green deal europeo.
Inoltre, la Commissione ha constatato che l’aiuto sarà limitato al minimo necessario, in quanto sarà concesso attraverso una procedura di gara e che ci saranno le necessarie garanzie. La Commissione ha concluso che gli effetti positivi del regime sugli obiettivi ambientali e climatici dell’Ue superano qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza e del commercio causata dal sostegno. Su questa base, la Commissione ha approvato la misura.