Atv, il 93% degli autobus è a emissioni ridotte
Prima il metano, poi l’elettrico. E intanto il 93 per cento della flotta di Atv, Azienda Trasporti Verona, è green, sostenibile e a emissioni ridotte. «La sensibilità per la sostenibilità fa parte da sempre del Dna della nostra azienda, come conferma il fatto che già oggi il 93 per cento degli autobus che circolano in […]
Prima il metano, poi l’elettrico. E intanto il 93 per cento della flotta di Atv, Azienda Trasporti Verona, è green, sostenibile e a emissioni ridotte.
«La sensibilità per la sostenibilità fa parte da sempre del Dna della nostra azienda, come conferma il fatto che già oggi il 93 per cento degli autobus che circolano in città sono alimentati a metano, con emissioni quindi molto ridotte rispetto al gasolio, utilizzando dalla generalità delle aziende del settore», spiega il presidente di Atv Massimo Bettarello all’Arena di Verona. Per poi aggiungere: «È però evidente come sia ormai necessario imprimere un’accelerazione al percorso che deve tendere all’impatto zero del servizio di trasporto sul territorio. Per questo i nostri obiettivi a breve e medio termine prevedono una forte spinta sul rinnovo del parco autobus, il massimo impegno sul fronte dell’introduzione di carburanti “green”, la progettazione di infrastrutture innovative necessarie per aprire a sistemi di trasporto realmente sostenibili».
Bettarello, nella chiacchierata con il quotidiano scaligero non ha nascosto le (grandi) difficoltà degli ultimi due anni per il settore dei trasporti della stessa azienda del tpl, alle prese prima con la pandemia e ora con il caro carburante causa guerra in Ucraina. «In ogni caso, al di là delle difficoltà di contesto, il processo di transizione ecologica per la nostra azienda passa nell’immediato dalla tecnologia oggi maggiormente disponibile e cioè l’elettrico. Il primo step di passaggio all’elettrico permetterà un risparmio complessivo di emissioni nocive pari a 320 tonnellate/anno di CO2 e di 24 chili di pm10. Per il futuro è probabile che non ci si orienterà su una tecnologia unica, ma su un “mix” che verosimilmente potrebbe vedere l’estensione dell’elettrico per il trasporto urbano e dell’alimentazione a metano liquido in ambito extraurbano. In prospettiva l’idrogeno rimane l’opzione più valida, ma in una fase di incertezza come quella attuale, scelte di questa portata richiedono maggiori approfondimenti», aggiunge il presidente Atv.
E così l’impegno di Atv per la decarbonizzazione dei trasporti non si fermerà al solo traffico urbano, ma si allargherà anche ai profili di missioni extraurbani. Bettarello, infatti, fa sapere che «i nuovi acquisti messi in strada entro il 2022 permetteranno di estendere l’impiego di bus a metano anche in ambito extraurbano, almeno nella prima fascia metropolitana. Ulteriori allargamenti dell’impiego di bus a metano in tutta la provincia sono teoricamente possibili ma richiedono la realizzazione di una apposita rete di stazioni di rifornimento. A questo proposito però, va considerato che – essendo come già detto in fase di gara per l’affidamento del servizio – i necessari investimenti di decine di milioni andranno programmati in un’ottica di offerta proprio in vista della gara. Entrando nel dettaglio, entro il 2022 metteremo in servizio 43 nuovi autobus, per un investimento complessivo di 13,6 milioni». Che serviranno per l’acquisto di 13 nuovi autobus, di cui cinque da 18 metri, mentre 6 saranno elettrici. Infine, per quanto concerne il vettore extraurbano, sono in arrivo 28 nuovi autobus: un terzo sarà alimentato a metano.