Il Comune di Milano ha deciso di procedere con la fusione per incorporazione di Atm Servizi in Atm Mobilità. È quanto è emerso ieri (11 dicembre) dall’incontro tra i sindacati dei trasporti e la giunta del Comune di Milano. L’operazione mette Atm nelle condizioni di presentarsi “compatta” a un’eventuale gara. Il Comune, nel frattempo, non ha ancora deciso se procedere con l’affidamento in house o mettendo a gara il servizio, così come previsto dalla legge regionale 6/2012.

Niente rischi occupazionali in caso di gara

In sostanza, la fusione consentirà che tutto il ramo di servizi legati alla mobilità vera e propria non sia escluso dalle future gare, provocando “rischi dal punto di vista occupazionale”, ha spiegato ad Adnkronos Carmelo Minniti, segretario Uilt-Uil Lombardia. «Era – aggiunge – una delle nostre richieste per tenere insieme le professionalità Atm e mantenere i livelli occupazionali anche in futuro. Si rischiavano 3mila esuberi. Apprezziamo che si vada verso questo strada».

Atm, ora la palla al consiglio comunale

I giochi, tuttavia, non sono ancora fatti. Ora, la decisione di procedere alla fusione tra Atm Servizi e Atm Mobilità sarà oggetto di una specifica delibera di giunta e di un voto in consiglio comunale. Al tavolo con il Comune, i sindacati hanno ribadito la loro richiesta, e cioè che «in caso di gara si proceda verso un lotto unico a garanzia dell’unitarietà del servizio e del lavoro». Quanto all’affidamento del servizio, «io sono per fare la gara, anche perché questo dà la possibilità ad Atm di essere competitiva, anche all’estero». In caso di affidamento in house, «le attività dovrebbero concentrarsi solo a Milano e questo sarebbe riduttivo. Noi vogliamo una grande azienda».

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