Dalla Madonnina al Colosseo in poco più di una settimana. Nove giorni fa, era il 30 marzo, Bruno Rota concludeva il suo secondo mandato alla guida di Atm, dove sommava i ruoli di presidente e di direttore generale. Oggi, una nota diramata dagli uffici di Atac ha annunciato che «Rota è risultato il vincitore della selezione per l’incarico di direttore generale», in base al bando pubblico aperto il 23 febbraio. Intanto, per il medesimo ruolo in Atm, il nome che circola è quello di Arrigo Giana, ora in Cotral.

Ad Atm un saluto burrascoso

La conclusione del secondo mandato milanese di Rota, com’è noto, è stata piuttosto burrascosa. I dissapori con il sindaco Beppe Sala hanno infatti contraddistinto le ultime settimane trascorse al timone di Atm. Campo di battaglia, l’ingresso delle ferrovie nella gestione del tpl cittadino, attraverso l’acquisizione da parte di Fs della quota della metropolitana lilla messa in vendita da Astaldi. Rota avrebbe voluto che il Comune esercitasse il diritto di prelazione in modo da sbarrare la strada ad Fs. Il sindaco non ha voluto agire in tal senso. Prima di concludere il proprio secondo mandato, Rota ha convocato una conferenza stampa per presentare i risultati dell’esercizio 2016, segnato da numeri in netta crescita. Si legge ancora nel comunicato di Atac: «Rota ha una lunga esperienza manageriale nel settore industriale, bancario e del trasporto pubblico locale. In particolare negli ultimi sei anni è stato al vertice di Atm Spa, azienda milanese dei trasporti nella quale ha conseguito un netto miglioramento del servizio, una fortissima crescita della redditività e nella quale ha operato una attenta gestione delle politiche del personale».

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