Quella di Atac è una gara che non finisce mai di stupire. Ieri, 10 settembre, la sola azienda a consegnare la busta con l’offerta per la gara da 700 autobus è stata Mercedes. Iveco Bus e Solaris sono rimaste a casa. Il costruttore tedesco ha risposto all’appello capitolino con il Conecto, un autobus realizzato in Turchia che negli anni (la produzione è iniziata nel 1996) si è ritagliato fette importanti del mercato dell’Europa dell’Est.

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La notizia non è certo passata inosservata. Perché Mercedes si è attivata solo ora? E perché Iveco Bus e Solaris non hanno consegnato l’offerta? Le aziende interessante si celano dietro un «no comment» visto il momento delicato.

È necessario ricordare che la gara in oggetto poggia su un leasing decennale con una scadenza posteriore alla gara di servizio romana. Ma non solo. Su Atac pesa, inoltre, un debito compreso tra gli 800 milioni e il miliardo di euro. Tutto qui? No. Ci sarebbero anche tutte le problematiche legate ai rapporti sindacali, al numero eccessivo di dipendenti, a un parco mezzi che sfiora i 13 anni di età, a una città, Roma appunto, che sta vivendo uno dei sui momenti più bui.

Probabilmente la gara di Roma non finirà qui. Si aprirà un tavolo per ridiscutere i termini, le condizioni, le regole e quant’altro. Intanto i romani dovranno aspettare sempre quell’autobus che sembra non arrivare mai.

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