Atac, l’Anticorruzione guarda ai 2 miliardi di appalti sospetti
Proseguono le attività dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, sugli appalti di Atac: un fascicolo è già stato inviato ai vertici dimissionari dell’azienda di trasporto, mentre l’ex Assessore Esposito ha consegnato lo stesso fascicolo in procura. Al centro delle indagini gli appalti degli ultimi cinque anni – dal 2011 al 2015 – che sono […]
Proseguono le attività dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, sugli appalti di Atac: un fascicolo è già stato inviato ai vertici dimissionari dell’azienda di trasporto, mentre l’ex Assessore Esposito ha consegnato lo stesso fascicolo in procura. Al centro delle indagini gli appalti degli ultimi cinque anni – dal 2011 al 2015 – che sono avvenuti quasi sempre con trattiva privata e non con la pubblicazione di un bando pubblico. “Le percentuali rilevate evidenziano un utilizzo eccessivo della procedura negoziata e quindi una criticità nell’applicazione del codice dei contratti pubblici” fanno sapere dagli uffici dell’Anticorruzione. “Nel 2011 è stato affidato in procedura negoziata il 99,94% del numero di appalti di forniture, il 92,98% di quelli per lavori e il 98,84% per servizi”. Un quadro impietoso, ma che si ripete anche per gli anni successivi, per un totale di due miliardi di contratti legati all’erogazione di servizi e forniture finiti sotto indagine. All’Anticorruzione l’ultima parola: entro 30 giorni dovrà essere consegnata una relazione dettagliata degli appalti e dei criteri utilizzati per stabilirne gli importi.