Atac, autobus nuovi e più ore di lavoro per rilanciare la municipalizzata. Prosegue l’iter di concordato voluto dalla giunta Raggi, il piano industriale da sottoporre al giudice sta prendendo forma. L’aumento delle ore di lavoro per tutti i dipendenti è uno dei pilastri del progetto. Si tratterebbe di un brusco dietrofont dopo l’accordo di fine 2016 che prevedeva un significativo ‘taglio’ delle ore lavorative, reintroducendo la situazione precedente ai provvedimenti dell’amministrazione Marino che aveva alzato il monte ore. Un vero tira e molla, insomma, a cui è appeso il destino della società capitolina, che dipende anche (e in misura determinante!) da un deciso rinnovo del parco rotabile.

Atac, obiettivo: rispettare il contratto di servizio

Il percorso verso il concordato si dipanerà a suon di incontri tra vertici Atac e sigle sindacali, che inizieranno il 2 novembre. Sono oltre 11mila i dipendenti da tutelare. Sul tavolo c’è l’obiettivo chiave di innalzare la produttività di un’azienda piegata da 1,3 miliardi di debiti, di cui 275 milioni di conti non pagati ai fornitori (cifre relative al bilancio 2016, fornite dal Sole 24 Ore). Atac dovrà rispettare il contratto di servizio, che prevede 110 milioni di chilometri all’anno: questo il punto chiave. Ad agosto, tanto per introdurre un termine di paragone, il servizio di superficie si è fermato a – 22 per cento rispetto al dovuto (dato del Corriere della Sera).

Nuovi autobus, serve tempo…

Per recuperare terreno servono autobus nuovi e funzionanti (fin troppo nota è la quantità di autobus che quotidianamente rimangono in stabilimento a causa di guasti). Ogni piano di investimento in questo ambito è però soggetto alle trattative avviate con il Ministero dello sviluppo economico, da cui dovrebbero arrivare le garanzie necessarie per poter aprire crediti con le banche. L’obiettivo è procedere all’acquisto di 800 nuovi autobus (e 30 treni). I tempi non saranno brevi.

Il monte ore cresce

Per quanto riguarda i lavoratori, ecco le richieste di Atac: settimane da 39 ore, con un’estensione dei turni e punte massime giornaliere di 7 ore e un quarto di servizio; turni a copertura delle 24 ore e in continua reperibilità; officine aperte giorno e notte. Per i macchinisti si tratterebbe di 300 minuti in più di guida. Cambiano le cose anche per gli amministrativi. Niente tagli al personale, ha promesso l’azienda, ma sedi e mansioni potranno subire modifiche. Molti dovranno riconvertirsi al ruolo di verificatori, in modo da tamponare la piaga dell’evasione tariffaria. Anche il trasferimento di personale ad altre aziende comunali o partecipate non è del tutto scartato.

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