Autisti Atac, al volante solo in divisa. È la puntualizzazione che il nuovo capo del personale di Atac Cristiano Ceresatto, fresco di nomina, ha voluto affidare a una circolare a pochissimi giorni dal suo insediamento. Un documento che ha rapidamente scatenato un fitto tam tam sui media.

L’uniforme è un obbligo, in Atac

Così si legge nella circolare del 7 settembre: “Si invitano tutti i responsabili a sensibilizzare il personale che svolge attività di carattere operativo (personale viaggiante, ispettivo, di movimento e stazione metro e ferrovie, di manutenzione, personale operativo dei servizi ausiliari della mobilità, etc.) all’uso del vestiario uniforme, senza alcuna variazione di modello o aggiunta di indumenti estranei alla foggia prescritta. La violazione potrebbe comportare l’avvio di appositi iter disciplinari”. Una comunicazione che ha sortito, come primo effetto, la replica di Claudio De Francesco, segretario generale Faisa Sicel, che, secondo quanto riportato da Roma Today, ha dichiarato: “Riguardo la divisa, il primo obbligo sarebbe quello di fornirla ai lavoratori“, attacca. “Scommetto che il direttore del personale non sa nemmeno quando è avvenuta l’ultima distribuzione della massa vestiaria, tanto meno da quante camicie fosse composta”.

I sindacati denunciano altre esigenze

Infatti, prosegue il quotidiano online, dal 2015 ad oggi l’azienda avrebbe fornito i lavoratori di due camicie per l’inverno e due per l’estate e due paia di pantaloni. Lo stesso Di Francesco sottolinea poi “l’esigenza di fornire di spogliatoi a norma, e tempo per il cambio tuta”, oltre a “buoni pasto, come avviene in tutte le aziende normali”. “Ogni dipendente sarebbe fiero ed orgoglioso di indossare la divisa aziendale, a patto che l’azienda Atac inizi una seria campagna mediatica pro lavoratori, che invece sono vittime di una campagna mediatica e spesso subiscono aggressioni”

Ceresatto nuovo capo del personale Atac

Nato nel 1982, Ceresatto è stato nominato a inizio settembre. Alle spalle ha un’esperienza come capo staff dell’ex assessore alle partecipate Massimo Colomban. Manager con esperienza nel settore dell’internal auditing e degli organismi di vigilanza, Ceresatto avrà tra i vari compiti quello di ridurre il tasso di assenze record tra gli 11mila dipendenti della municipalizzata dei trasporti più grande d’Italia, tasso che supera il 12%. Un dato che sarebbe già sceso di 1,4 punti. dall’inizio della procedura di concordato.

 

 

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