Il tribunale ammette Atac al concordato
Il Tribunale fallimentare di Roma ha emesso il decreto di ammissione di Atac al concordato in continuità. Lo si legge in una nota stampa di Atac. Il collegio, prosegue l’informativa, anche facendo seguito al positivo parere espresso dalla Procura, «ha valutato positivamente il lavoro effettuato dalla Società, concretizzatosi nel piano industriale depositato a gennaio 2018 e […]
Il Tribunale fallimentare di Roma ha emesso il decreto di ammissione di Atac al concordato in continuità. Lo si legge in una nota stampa di Atac. Il collegio, prosegue l’informativa, anche facendo seguito al positivo parere espresso dalla Procura, «ha valutato positivamente il lavoro effettuato dalla Società, concretizzatosi nel piano industriale depositato a gennaio 2018 e nella proposta concordataria, tesa a garantire la migliore soddisfazione possibile dei creditori, in discontinuità rispetto al passato e nel pieno rispetto delle regole».
[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”]
Un piano industriale credibile
“Sono molto soddisfatto – dichiara il Presidente Paolo Simioni– Quando sono arrivato a agosto 2017 l’azienda non riusciva più a pagare gli stipendi, i fornitori non rispondevano al telefono ed erano arrivati i primi pignoramenti dei conti correnti. Abbiamo subito preso atto della gravità della crisi e ci siamo messi immediatamente al lavoro.
Grazie all’impegno di Atac e dei consulenti legali e finanziari siamo riusciti a costruire un Piano Industriale credibile che, come oggi viene sancito dal Tribunale, è in grado di garantire la migliore soddisfazione dei creditori e consentire il risanamento e rilancio della società.
Oggi Atac paga gli stipendi
«È stato un lavoro intensissimo, di una complessità unica per le tematiche affrontate e le eccezionali dimensioni dell’impresa – prosegue Simioni -. Oggi Atac è un’azienda che paga regolarmente gli stipendi a oltre 11.000 dipendenti, versa i contributi, paga i fornitori a trenta giorni, effettua importanti investimenti in autofinanziamento, il tutto in attuazione del Piano industriale depositato a gennaio. La società ha migliorato sensibilmente tutti gli indicatori finanziari e economici. Con il Decreto di ammissione, il Tribunale e la Procura riconoscono all’azienda che la strada che abbiamo intrapreso a settembre era quella giusta: si e’ trattato di una scelta non facile, ma che abbiamo preso con coraggio e portata avanti con ferma determinazione».
A fine anno l’assemblea dei creditori
«La strada ora e’ segnata, a fine anno ci aspetta l’assemblea dei creditori – conclude il presidente Atac -. Siamo fiduciosi che il Piano e la Proposta Concordataria consentiranno a tutti i creditori di valutare positivamente la nostra proposta, forti del positivo riconoscimento del Tribunale, della consistenza dei flussi che garantiremo loro, della nuova solidità che stiamo dimostrando giorno per giorno”, conclude Simioni.[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]