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Con l’obiettivo di ridurre l’evasione tariffaria, Atac ha deciso di rafforzare i controlli a bordo dei propri mezzi tramite l’aiuto degli ausiliari del traffico. Secondo quanto riportato dal Messaggero, l’azienda avrebbe trovato però un primo ostacolo non poco trascurabile: un ausiliare su tre avrebbe infatti precedenti penali, condizione che impedisce il controllo dei titoli di viaggio sui mezzi pubblici, essendo questa una qualifica da polizia municipale per la quale serve la fedina penale pulita. Il piano di Atac sarebbe così sfumato in quanto il personale in servizio sulle strade non sarebbe idoneo al servizio di controllo biglietti. Immediata è arrivata però la smentita dell’azienda che ha innanzitutto chiarito che anche gli ausiliari della sosta non devono avere carichi pendenti, smentendo così di fatto le accuse avanzate sulla “qualità” del suo personale. L’azienda di trasporto capitolina ha inoltre aggiunto che il piano anti evasori ha portato ottimi risultati nel mese di ottobre: i controlli sono aumentati del 25% e le sanzioni del 33%, sancendo così il successo delle attività di verifica a bordo dei bus.

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