Asf Autolinee offre lavoro per conducenti d’autobus. Si sono aperte nei giorni scorsi, più precisamente lunedì 18 luglio, le selezioni per la formazione di una graduatoria da cui “attingere” 20 autisti. L’azienda gestisce il trasporto pubblico a Como e provincia. La deadline per la partecipazione? Il 20 agosto alle ore 12.

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Asf Autolinee

Asf Autolinee cerca conducenti a tempo determinato full time

I contratti offerti da Asf Autolinee sono di lavoro a tempo determinato full time. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per posta elettronica all’indirizzo [email protected] entro le ore 12 del 20 agosto. L’apertura delle candidature, come già accennato, è il giorno 18 luglio, il termine ultimo il successivo 20 agosto 2018 alle ore 12.00.

Asf Autolinee accetta candidature tra 24 e 50 anni

Per partecipare alla selezione bisogna avere una età non inferiore ai 24 anni e non superiore ai 50, godere dei diritti civili e politici, assenza di condanne penali e posizione regolare nei confronti del servizio militare. Sono considerati requisiti specifici il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado e il possesso della patente D e della CQCMaggiori informazioni sono descritte sull’avviso di selezione pubblicato a QUESTO LINK.
Asf Autolinee è partecipata dal gruppo Arriva Italia, il quale, con una lettera del 28 giugno scorsovergata dall’amministratore delegato Angelo Costa, ha formalizzato la dimissione da Anav

Cercasi autisti disperatamente

L’apertura della selezione di Asf Autolinee per 20 autisti si inserisce in un contesto che vede una crescita della domanda di autisti da parte delle imprese da parte di autoservizi. Una domanda che, particolarmente in Lombardia, sta superando di gran lunga l’offerta di persone in cerca di tale impiego. Come ogni fenomeno, numerose sono le variabili che hanno contribuito a causarlo, tra cui in primis il fatto che negli ultimi anni sia cresciuto notevolmente il costo complessivo per conseguire la patente D. Alla spesa, già notevole bisogna inoltre aggiungere la fatica (e l’esborso in termini di soldi e soprattutto di tempo per la frequenza dei corsi) per il Cqc persone che fino al 2009 non era necessario. Con la fine della leva obbligatoria è inoltre venuta a mancare quella che di fatto è stata la più grande (nonchè gratuita) scuola guida d’Italia per mezzi pesanti. Conseguire le patenti durante la “naja” era un ottimo modo per capitalizzare il tempo del servizio militare e intere generazioni hanno considerato tali patenti conseguite come un “titolo rifugio” da spendere nel mercato del lavoro, magari anche a distanza di anni, in caso di eventuali sopravvenute difficoltà lavorative.

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