Arriva, ricorso al Tar contro l’aggiudicazione del ferro valdostano a Trenitalia
Il trasporto ferroviario valdostano è stato aggiudicato a Trenitalia: Arriva ha presentato ricorso. L’azienda del gruppo Deutsche Bahn ha impugnato di fronte ai giudici amministrativi l’appalto da cinque anni (prorogabili in altri cinque). Valore? 179 milioni di euro complessivi. Arriva, in Valle d’Aosta dal 2016 Il ricorso di Arriva chiede al Tar della Valle d’Aosta […]
Il trasporto ferroviario valdostano è stato aggiudicato a Trenitalia: Arriva ha presentato ricorso. L’azienda del gruppo Deutsche Bahn ha impugnato di fronte ai giudici amministrativi l’appalto da cinque anni (prorogabili in altri cinque). Valore? 179 milioni di euro complessivi.
Arriva, in Valle d’Aosta dal 2016
Il ricorso di Arriva chiede al Tar della Valle d’Aosta l’annullamento dell’aggiudicazione a Trenitalia del servizio di trasporto ferroviario regionale. Il documento è stato depositato il 25 gennaio. Innanzitutto, Arriva chiede in via preliminare la sospensiva del provvedimento e contesta, tra l’altro, i criteri usati per l’aggiudicazione. La Regione aveva assegnato definitivamente il servizio a Trenitalia alla fine del novembre scorso, al termine di una gara a due proprio con Arriva, già presente in Valle d’Aosta dal 2016, quando acquisì l’azienda di trasporto pubblico su gomma Savda. Il servizio messo a gara dovrebbe prendere il via alla fine del 2019 e prevede l’utilizzo dei treni bimodali, un sistema integrato di bigliettazione e la riapertura delle biglietterie nelle principali stazioni della Valle d’Aosta.
Arriva e Mazzoncini
Nelle scorse settimane Arriva è stato al centro di intensi rumor relativi all’intenzione di Mazzoncini di rilevare il gruppo. Del resto all’inizio dello scorso settembre l’amministratore delegato di DB, Richard Lutz, ha avvertito il management di DB che il gruppo stava affrontando gravi problemi finanziari che hanno portato a congelare gran parte delle spese non operative della ferrovia. Nel 2017, il debito totale di DB si è attestato a 18,6 miliardi di euro, e il recente annuncio di un ulteriore ordine per i treni ad alta velocità ICE 4 aggiungerà circa 1 miliardo di euro. Un contesto in cui quelle relative alla vendita di Arriva sono più che semplici voci di corridoio.