Arriva Italia sempre più forte: vince in Friuli con Tpl Fvg scarl
Risparmi in vista per il Friuli-Venezia-Giulia: il servizio di tpl, nelle mani di Tpl Fvg scarl, costerà meno. Nel contempo, offrirà più chilometri di quelli tutt’ora coperti. E 540 nuovi autobus scenderanno in campo nel prossimo decennio, che vedrà anche un sostanzioso passo avanti in tecnologia e digitalizzazione grazie ad investimenti ad hoc. Deutsche Bahn […]
Risparmi in vista per il Friuli-Venezia-Giulia: il servizio di tpl, nelle mani di Tpl Fvg scarl, costerà meno. Nel contempo, offrirà più chilometri di quelli tutt’ora coperti. E 540 nuovi autobus scenderanno in campo nel prossimo decennio, che vedrà anche un sostanzioso passo avanti in tecnologia e digitalizzazione grazie ad investimenti ad hoc.
Deutsche Bahn (con Arriva) alle spalle del consorzio
I dati sono quelli che compaiono nelle carte dell’offerta presentata dal consorzio, di cui fanno parte due società del gruppo Arriva Italia, società controllata da Deutsche Bahn: si tratta di Saf Udine e Trieste Trasporti. Arriva, insomma, tramite la vittoria del bando europeo finalmente giunto ad aggiudicazione (la procedura era iniziata nel 2014), consolida la propria presenza nella regione. Nel consorzio compaiono anche Atap Pordenone e Apt Gorizia, fuori dall’orbita Deutsche Bahn. Le due aziende del gruppo Arriva, tuttavia, sono quelle che fanno la parte del leone: la produzione chilometrica complessiva di Saf e Trieste Trasporti è pari al 68 per cento del totale aggiudicato.
Sette per cento di chilometri in più
I costi calano di 12 milioni all’anno: il corrispettivo annuale passa infatti da 132 a 120 milioni. Verrà messo immediatamente a disposizione un surplus di chilometri di servizio pari al 7 per cento rispetto agli attuali. Si passa infatti da 40.584.434 chilometri (dato 2015) a 43.409.542. Il nuovo contratto prevede un miglioramento del servizio di trasporto scolastico con 30mila chilometri all’anno in più di servizi su gomma. Sono potenziati i collegamenti diretti ai principali poli ospedalieri (+ 10.200 km/anno) e nuovi servizi flessibili a servizio delle strutture sanitarie (+ 20.000 km/anno). Sono inoltre previsti 714.551 km/anno in più per i collegamenti via bus tra i principali centri urbani della regione e i comuni dell’hinterland; 95.772 km/anno sono dedicati al trasporto turistico, per raggiungere località culturali e naturalistiche. Fanno parte dell’offerta 106.680 km/anno di servizi flessibili per le esigenze di copertura delle aree montane.
E gli investimenti? Arrivano nuovi bus
Il contratto impone al nuovo gestore un corposo rinnovo della flotta. Nei prossimi dieci anni (la durata dell’affidamento) la somma da investire dovrà essere di 135 milioni di euro, per l’acquisto di 540 autobus nuovi della più recente classe di emissioni. 7,3 milioni saranno destinate ad investimenti in tecnologia (informazioni ai viaggiatori, wi-fi a bordo su intera flotta, sistemi di videosorveglianza, ecc.). Inoltre, sono previsti investimenti per 2,7 milioni a favore dei soggetti a ridotta mobilità e per 684 mila euro a sostegno della mobilità ciclabile con l’acquisto di strutture a terra (ciclostazioni, rastrelliere) e sui bus (portabici, carrelli). Nel frattempo diminuirà il costo del biglietto giornaliero urbano: da 4,35 a 3 euro, unico per tutta la regione.