Con il segno “più”, per il terzo anno di fila. È stato approvato il bilancio 2020 dell’Anm, Azienda Napoletana Mobilità, ed è un bilancio positivamente in verde, che fa registrare un utile  di 1,4 milioni di euro nonostante la contrazione dei ricavi da traffico del 50% provocata dalla pandemia di Covid.

Come detto, si tratta del terzo bilancio consecutivo in attivo dopo i più 8 milioni di euro del 2018 e i più 31,5 milioni di euro del 2019, risultati che portano il patrimonio netto di Anm a fine 2020 a 30,8 milioni.

Nicola Pascale, amministratore unico dell’Anm, ha dichiarato: «Un risultato estremamente importante. Dopo le pesanti perdite registrate negli anni 2016 e 2017, in questo triennio abbiamo portato avanti un enorme lavoro per far ripartire l’azienda in primo luogo risanandone i conti e portando all’omologa nel dicembre 2019 il piano concordatario. C’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare i servizi ma la strada imboccata è quella giusta».

Anm, una flotta rinnovata

Negli ultimi tre anni l’Azienda Napoletana Mobilità ha lavorato al rinnovamento della flotta bus, immettendo in servizio 185 nuovi autobus, pari al il 40% della flotta circolante. Grazie a questo sforzo, l’età media dei bus è passata da 15 a 7 anni, a fronte di una età media nazionale di 12 anni. Di questi, 67 nuovi bus sono stati acquistati dal Comune di Napoli e 118 ottenuti dalla regione Campania tramite cofinanziamento aziendale al 30% (53) o in usufrutto oneroso (65). Di questi 185 autobus, 20 sono alimentati a gas metano e 8 sono ad alimentazione diesel+elettrica, mentre i restanti sono ad alimentazione diesel, conformi allo standard Euro 6.

Per incrementare i servizi di superficie dal 2019 Anm si sta avvalendo di circa 160 autisti interinali; ad aprile 2020, inoltre, è stato approvato dall’assemblea dei soci il piano assunzionale per colmare le carenze di organico nell’area ferro. È attualmente in corso la selezione di 68 operai, mentre nelle prossime settimane saranno pubblicati i bandi per l’assunzione di ingegneri e di autisti.

Dal Pnrr all’elettrico

Per cogliere le opportunità offerte dal Recovery Plan per la transizione energetica, ad agosto 2021 Anm, Atm Milano e Atac Roma hanno sottoscritto un accordo quadro tra le aziende delle tre principali città metropolitane del Paese per convertire insieme all’elettrico l’intera flotta bus. Una sfida importante per i prossimi anni. Il lavoro di Anm sulla mobilità elettrica ha portato anche alla conclusione con Alstom della linea filoviaria “204” (ex R4) tra il Museo Nazionale e l’intero anello ospedaliero. L’esercizio filoviario è partito a giugno con 7 mezzi ad alimentazione elettrica pura, a impatto ambientale nullo, su una nuova rete di circa 15 km.

«La transizione verso l’elettrico intrapresa dall’Azienda guarda ai servizi per la mobilità a 360 gradi. Per questo motivo – ha aggiunto Pascale – abbiamo avviato la realizzazione di una rete di ricarica per le auto elettriche nei nostri parcheggi di interscambio. Si tratta complessivamente di circa 180 stazioni di ricarica installate da Be Charge e già attive nei parcheggi di Bagnoli, via Argine e Ponticelli, per un totale a oggi di oltre trenta punti di ricarica attivi».

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