Angelo Costa, amministratore delegato di Arriva Italia, ai microfoni di AutobusĀ  racconta nel dettaglio il passaggio all’azienda unica. Arriva Italia, infattiĀ ā€“ societĆ  italiana controllata dalla tedescaĀ Deutsche Bahn, uno dei leader mondiali nei servizi di trasporto passeggeri ā€“ ha completato un processo di fusione per incorporazione delle aziende italiane a oggi completamente controllate:Ā SAVDAĀ (Aosta)Ā SADEMĀ (Torino), SAB (Bergamo), SIA (Brescia) eĀ KMĀ (Cremona).Ā  La fusione per incorporazione avrĆ  decorrenza a partire dal 31 dicembre 2020; non rientrano invece nella fusione le societĆ  partecipate (Arriva Veneto, Arriva Udine,Ā ASF ComoĀ e Trieste Trasporti). La nuova Arriva Italia darĆ  vita a una SocietĆ  con una flotta di 1350 autobus, 1500 dipendenti e 50,2 milioni di bus/km annui, con un volume dā€™affari di 150 milioni di euro (al netto delle societĆ  partecipate).

Arriva Italia, garantiti i livelli occupazionali

Tutti i servizi svolti dalle controllate proseguiranno senza alcuna interruzione. VerrĆ  mantenuto inoltre lo stesso organico lavorativo e verranno garantiti gli stessi servizi sul territorio, senza che la fusione comporti quindi conseguenze su quello che ĆØ il normale svolgimento del servizio di TPL in ogni territorio in cui Arriva Italia opera. La fusione nasce infatti con lo scopo di focalizzare al meglio sforzi e risorse, affinchĆ© tutti i territori possano beneficiare piĆ¹ velocemente e in modo omogeneo di tutte le opportunitĆ  derivanti dallā€™appartenere a una grande societĆ .

Arriva punta a nuovi investimenti in Italia per 50 milioni di euro, oltre ai 123 milioni di euro giĆ  pianificati nel prossimo triennio per lā€™acquisto diĀ 550 autobusĀ volti a potenziare lā€™offerta del trasporto pubblico locale. Unā€™attenzione particolare ĆØ rivolta verso la sostenibilitĆ  ambientale e la riduzione dei consumi: a Cremona, per esempio, si punta a introdurre nella flotta 19 nuovi autobus elettrici, piĆ¹ i due giĆ  in servizio, entro il 2023, grazie a 6 milioni di contributo del Ministero dellā€™ambiente oltre a 2 milioni finanziati da Arriva Italia.

L’INTERVISTA COMPLETA SARA’ DISPONIBILE SUL NUMERO DI GENNAIO DI AUTOBUS

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