Volano interurbani e turistici, per non parlare dei midi, ma è tutto il mercato degli autobus, in febbraio, ad aver fatto segnare numeri in gran rialzo. Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ha appena diramato i dati relativi alle vendite di veicoli industriali nel mese scorso: in 28 giorni sono stati registrati 369 nuovi autobus (peso superiore a 3.500 chili), con un bel + 74,9 per cento rispetto al febbraio 2016. A fare la parte del leone sono interurbani e turistici: rispettivamente + 130,6 e + 107,5 per cento. Un vero e proprio boom è quello che ha coinvolto i midibus, passati dai 5 dello scorso febbraio ai 16 di quest’anno: un aumento del 220 per cento, che in ogni caso va soppesato tenendo in considerazione un volume di partenza molto basso.

Un bimestre di sorrisi per il mercato bus

Allargando i dati al primo bimestre dell’anno, la crescita è nella misura del 59,3 per cento. Sono state registrate in tutto 696 unità. Eccezion fatta per gli scuolabus, tutti i comparti hanno fatto segnare un incremento rispetto al gennaio – febbraio 2016. Il recupero ha preso il via nella seconda metà del 2016 e, insomma, non accenna a fermarsi, anche se il ritmo di sostituzione dei veicoli rimane in ogni caso lento (Anfia fa presente come, a fine 2015, il il 69,4 per cento del parco autobus circolante appartenesse alle categorie Euro 0, I, II.

Al via la centrale unica di committenza

Intanto il Ministero dei trasporti ha pubblicato il decreto ministeriale (Dm 24/17) che assegna 150 milioni di Euro per gli anni 2017, 2018 e 2019 per l’acquisto di nuovi autobus attraverso la centrale unica di committenza.
“Si tratta di una modalità sperimentale che speriamo possa velocizzare gli acquisti – le parole di Stefano Del Rosso, Presidente della Sezione Autobus di Anfia -. A breve, Consip pubblicherà la gara per l’acquisto di 1.600 autobus, primo step di un percorso importante che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha messo in campo per il rinnovo del parco. Intanto, il mercato sta dando segnali positivi di ripresa e ci auguriamo che sempre più gli acquisti della pubblica amministrazione possano rappresentare anche uno strumento di politica industriale, utile ad incrementare ulteriormente la competitività del comparto industriale nazionale».

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