Ancora un mese positivo per il mercato degli autocarri che a marzo hanno registrato il +0,9% e per i veicoli trainati che hanno segnato il 23%, mentre gli autobus, dopo la crescita di febbraio, tornano a registrare un ribasso a doppia cifra con un –29,2%. È quanto rende noto l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) che rileva come lo stesso andamento si sia registrato anche per la chiusura del trimestre: positiva per autocarri (+0,5%) e veicoli trainati (+12,4%), e negativa per gli autobus (-15,7%).

Analizzando nel dettaglio il mondo dell’autobus di marzo 2022, va giù invece il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg che totalizza 233 nuove unità, con un decremento del 29,2% rispetto a marzo 2021. Nel terzo mese dell’anno, tutti i comparti tornano ad avere segno negativo: -63,9% per i minibus, -25,5% per gli autobus adibiti al tpl (nonostante il +14,4% degli interurbani), -15,6% per gli scuolabus e -2,8% per gli autobus e midibus turistici.

Nei primi tre mesi del 2022, i libretti di autobus rilasciati sono 819 (-15,7%, rispetto a gennaio-marzo 2021). Calano a doppia cifra gli autobus adibiti al tpl (-22,6%) e i minibus (-22,8%), mentre chiudono positivamente il trimestre gli autobus e midibus turistici (+15,1%) e gli scuolabus (+8,5%).

Un mercato che dunque “rimane ancora debole. Pur in presenza di un positivo andamento della pubblicazione delle gare di acquisto e degli ordinativi, le consegne risultano tuttora basse, penalizzate dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e della componentistica elettronica”, ha evidenziato Giovanni De Filippis, presidente della Sezione autobus di Anfia.

Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 17,3% nel periodo gennaio-marzo 2022 (contro il 3,4% di gennaio-marzo 2021), mentre gli elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano il 2,3% (6,3% nel primo trimestre 2021).

A livello territoriale, infine, nei primi tre mesi del 2022 le immatricolazioni crescono a doppia cifra nelle regioni del Nord-Ovest (+90,7%) e nel Nord-Est (+13,6%); ancora in flessione l’area del Sud e isole (-38,2%) e il Centro (-37,9%).

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