Vaicolbus: Insieme, sicuri, sostenibili“. Questo il titolo della campagna di comunicazione di Anav presentata oggi a Casa Nicolini di Barbaresco, Cuneo, per promuovere il viaggio e la mobilità in bus e le sue qualità, il suo essere economico, confortevole, capillare, flessibile, sicuro e rispettoso dell’ambiente, in Piemonte come in Italia. 

La campagna promossa da Anav (l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori – Confindustria), anche grazie a un video che sta facendo il giro d’Italia, vuole mettere in evidenza le molteplici peculiarità̀ e la estrema versatilità̀ dell’autobus nei suoi diversi usi: trasporto pubblico, scolastico, lunghe percorrenze, turistico. Un mezzo sociale e inclusivo, sostenibile e accessibile a tutte le fasce di popolazione. 

Dopo la presentazione della campagna promossa da Anav è seguito un dibattito in cui erano presenti il Presidente nazionale di Anav Nicola Biscotti, il Presidente della sezione Anav Piemonte e Valle d’Aosta Serena Lancione, il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Andrea Concas, gli Assessori regionali ai Trasporti, Marco Gabusi, e al Turismo, Vittoria Poggio. 

Nicola Biscotti, il Presidente di Anav, ha spiegato che «l’iniziativa mira a promuovere il passaggio dalla mobilità privata al trasporto collettivo, mettendo in evidenza i vantaggi del trasporto su autobus. Questa iniziativa sottolinea che il trasporto con autobus è sicuro, inclusivo e svolge un ruolo significativo nella sostenibilità ambientale».  

«Sicurezza, sostenibilità, un quadro normativo certo: questi 3 fattori, e non solo, devono caratterizzare e accompagnare la nostra azione. Il tutto, lo sappiamo bene, in un contesto geo-politico-economico generale di ulteriore difficoltà, sia pure con l’attenuazione dell’emergenza sanitaria», ha affermato la Presidente della Sezione Piemonte Serena Lancione, che ha tenuto a sottolineare peraltro «come il bus dimostra di essere il mezzo più economico, soprattutto se confrontato su lungo raggio, ma anche quello con minor impatto ambientale rispetto ad ogni tipologia di mezzo su strada, incidendo solo poco più del 2% sulla CO2 totale prodotta da tutti i veicoli. Un dato che conferma la necessità di investire sul trasporto collettivo: un solo bus può potenzialmente togliere dalle strade dalle 40 alle 80 auto, che solitamente percorrono viaggi con una media di 1,2 passeggeri». 

Investire su questa modalità – hanno sottolineato i relatori – significa quindi meno costi, meno inquinamento, traffico e stress ma anche maggiore sicurezza: il bus è il mezzo più sicuro tra quelli su strada. Investire quindi nell’uso del trasporto pubblico equivale a investire in sicurezza stradale, come evidenzia anche lo stesso Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030. 

Dal tutto emerge che il settore è quindi centrale e strategico nella vita quotidiana e la campagna nasce infatti con lo scopo di rivalorizzarlo: in Italia ci sono 6 mila aziende, che contano su 70 mila bus e oltre 100 mila addetti. Un settore che, prima del Covid, generava 10 miliardi di euro di fatturato (0,5% del Pil) trasportando 5 miliardi di passeggeri. Un comparto che, inoltre, ha dimostrato di essere moltiplicatore di ricchezza: per ogni euro investito il ritorno economico è di 1,5 euro. 

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