Anav: transizione energetica improrogabile. Servono però certezze per affrontare gli investimenti
«La transizione energetica nel settore del trasporto passeggeri con autobus è necessaria e improrogabile» ha dichiarato Giuseppe Vinella, presidente Anav (Confindustria) in occasione del 4° Convegno Nazionale “Sistema su Gomma nel Trasporto Passeggeri” organizzato da ANAV, ASSTRA e AIIT presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili. «Gli investimenti, soprattutto in tema di […]
«La transizione energetica nel settore del trasporto passeggeri con autobus è necessaria e improrogabile» ha dichiarato Giuseppe Vinella, presidente Anav (Confindustria) in occasione del 4° Convegno Nazionale “Sistema su Gomma nel Trasporto Passeggeri” organizzato da ANAV, ASSTRA e AIIT presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili.
«Gli investimenti, soprattutto in tema di infrastrutture, hanno però una prospettiva di lungo periodo, per questo è improrogabile allineare i contratti di servizio TPL in essere per avere una maggiore coerenza tra prospettiva degli investimenti e affidamenti dei servizi». Stabilità e certezze necessarie – ha ricordato Vinella – sia per uscire dall’emergenza Covid, che ha impattato violentemente sui settori TPL e linee commerciali generando perdite per oltre 4,4 miliardi di euro, sia per creare le condizioni per avere un mercato veramente contendibile in grado di rispondere all’esigenza di un trasporto di qualità.
Vinella, chiari indirizzi degli investimenti
La transizione energetica è un tema complesso, soprattutto in un sistema come quello del trasporto persone con autobus dove insistono diversi profili di missione. Ed è per questo necessario avere chiari gli indirizz degli investimenti.
«È tema di questi giorni la forte incertezza del prezzo del metano – continua Vinella – prodotto energetico che, almeno in una prospettiva di medio periodo, sarà protagonista della transizione in buona parte dei comparti. Variabilità peraltro non solo data da oscillazione del costo industriale, ma anche dalle prospettive di tassazione». L’impressione è infatti che l’Europa voglia dare al gas un ruolo sempre più marginale, come emerge dalla proposta di revisione della tassazione sui prodotti energetici in corso di approvazione. Servirebbe quindi una stabilizzazione, almeno nella tassazione, per chi investe oggi in questa tecnologia. E mentre lavoriamo per la transizione anche il prezzo del gasolio è aumentato di oltre il 20% dall’inizio dell’anno.