Un settore nevralgico nel sistema di mobilitĆ  collettiva del Paese per numeri e segmenti di mercato gestiti, ma alle prese con una complessa ripartenza post-pandemia, resa ancor piĆ¹ problematica dalla crisi energetica contingente e da un quadro di insieme anche economico, non chiaro e definito. Questo, in sintesi, il quadro disegnato dal rapporto presentato da Anav per illustrare a 360 gradi la situazione del tpl e del trasporto commerciale con bus.Ā 

Ā«Il trasporto con autobus ā€“ ha dichiarato Nicola Biscotti, presidente di Anav ā€“ sta vivendo una fase di particolare delicatezza. Lā€™impatto devastante di due anni di pandemia, la crisi energetica e lā€™esplosione del prezzo dei carburanti, lā€™incerta programmazione e la ritardata implementazione di misure di sostegno sia per lā€™esercizio che per gli investimenti, rischiano, nellā€™attuale contesto emergenziale, di compromettere il tessuto imprenditoriale dellā€™intero settore. Occorre intervenire con urgenza, agendo su piĆ¹ fronti contemporaneamente e senza incertezze. Sono necessarie risorse ma anche interventi normativi per il tpl come per i servizi commerciali di linea e di noleggio autobusĀ».Ā 

Sul fronte delle risorse, il presidente di Anav sottolinea la necessitĆ  di sbloccare rapidamente e nel rispetto dei tempi previsti dalle norme di contabilitĆ  pubblica i fondi giĆ  stanziati per il ristoro dei danni Covid e a compensazione dei maggiori costi sostenuti dalle imprese a causa del caro carburanti, oltre a sollecitare nuovi stanziamenti necessari a salvaguardare lā€™equilibrio economico-finanziario delle imprese.

Ā«Dalla nostra survey emerge con chiarezza la necessitĆ  di intervenire per garantire al tpl il recupero di 1,9 miliardi di euro di mancati ricavi da traffico causa covid per il 2021 e per il primo trimestre 2022, oltre ad un congruo incremento della dotazione di risorse del Fondo Nazionale Trasporti ai fini dellā€™adeguamento dei corrispettivi contrattuali, come pure ĆØ necessario dare continuitĆ  e maggiore incisivitĆ  alle misure di contrasto al caro carburante per consentire alle imprese di continuareĀ  fronteggiare unā€™impennata dei prezzi senza precedenti che da inizio anno supera il 23% rispetto al 2019. A maggior ragione se si considera la riduzione, recentemente introdotta, da 25 a 15 centesimi del cd. taglio di accisaĀ», prosegue il vertice di Anav.

Sul tema, poi, degli investimenti Biscotti evidenzia che Ā«il processo di transizione ecologica del settore, pur condiviso dalla categoria, non puĆ² che essere attuato con gradualitĆ , in linea con le tecnologie disponibili per le diverse tipologie di servizio, che, come dimostrano i dati del rapporto di oggi, sono tutte ancora fortemente vincolate allā€™alimentazione a gasolio, soprattutto per il settore dei servizi commerciali. ƈ un processo ā€“ prosegue Biscotti ā€“ che non puĆ² prescindere da un adeguato sostegno pubblico al rinnovo dei parchi aziendali e al quale ĆØ altresƬ strettamente legata la realizzazione e adeguamento, anche in termini di efficientamento energetico e sostenibilitĆ , di tutte le infrastrutture a servizio del trasporto con autobus, a partire dalle autostazioniĀ».Ā Ā Ā Ā 

Ā«Sul piano delle riforme ā€“ osserva Biscotti ā€“ abbiamo evidenziato la necessitĆ  per i servizi di trasporto pubblico locale di unā€™esplicita affermazione della prevalenza della disciplina comunitaria e nazionale di settore sulla disciplina generale dei servizi pubblici locali, mentre per quanto riguarda i servizi di trasporto commerciale invochiamo, accanto ad una regolamentazione equa e razionale dei massimali di tariffazione degli accessi degli autobus ai centri urbani, una miglior tutela della concorrenza nel comparto del noleggio autobus con conducente attraverso la riforma della normativa quadro di riferimento e un chiaro riconoscimento di tali imprese e di quelle esercenti servizi di linea gran turismo quali ā€œimprese turisticheā€ secondo la definizione prevista dal Codice del TurismoĀ».Ā 

Il Presidente di ANAV tiene a sottolineare, infine, come tali misure, di breve e medio termine, siano indispensabili per evitare la deriva di un settore fondamentale dellā€™economia nazionale, che, nei diversi segmenti, vede impegnate quasi 6mila imprese, molte di piccola e media dimensione, con oltre 71mila autobus e 110mila addetti che in anni pre-pandemia garantiva un fatturato di quasi 11 miliardi di euro. Un settore, traĀ  i piĆ¹ colpiti dalla pandemia con perdite di fatturato enormi, stimabili nellā€™ordine del 40-50% dei ricavi da traffico per il tpl e di circa lā€™80% per i servizi commerciali di linea e di noleggio, che ancora oggi fatica a recuperare i livelli di domanda ante-covid e per il quale, proprio per questo, le misure invocate sono essenziali e irrinunciabili.Ā Ā Ā Ā 

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