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Dalla qualità dell’interscambio e dell’autostazione dipende l’intera soddisfazione del cliente. Da questa conclusione dello studio “Il ruolo delle autostazioni come elemento di qualità per il trasporto collettivo su gomma ed intermodale gomma-ferro”, condotto dall’Università di Napoli Federico II e presentato in occasione dell’Assemblea annuale di ANAV, si muovono le prime mosse del neo presidente Giuseppe Vinella che auspica un miglioramento della travel experience che passa anche tramite gallerie commerciali, punti di ristoro, wi-fi e info-point, requisiti che l’utenza oggi si aspetta di trovare in ogni interscambio modale. Dallo studio è emerso inoltre che il ruolo principale è svolto dall’elemento architettonico, seguito dai servizi. Il 73% degli utenti si è detto soddisfatto dei servizi extraurbani, ma la qualità del servizio viene bocciata nel 73% dei casi: i viaggiatori sarebbero infatti disposti a spendere 2,50 euro in più per trovare maggiore qualità nei servizi delle autostazioni del trasporto pubblico. “Riportare al centro l’utente cominciando a chiamarlo con il nome giusto, ovvero  ‘cliente’, deve essere la priorità di ogni nuova pianificazione nel settore del Tpl, come in quello dei servizi a lunga percorrenza. Limitarsi a rincorrere la contribuzione pubblica, accantonando le esigenze dei viaggiatori, è una logica che deve appartenere solo al passato” ha dichiarato Vinella.

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