Un bus da noleggio su cinque senza revisione? Anav: «Dati inverosimili»
18 per cento degli autobus italiani da noleggio non è in regola con la revisione? L’analisi di Facile.it sui dati del Ministero dei trasporti riceve una sonora bocciatura da parte di Anav. «Dati inverosimili», ha affermato a gran voce il presidente Anav Giuseppe Vinella. Per Anav, insomma, si tratterebbe di un falso allarme. Anav: serve lettura […]
18 per cento degli autobus italiani da noleggio non è in regola con la revisione? L’analisi di Facile.it sui dati del Ministero dei trasporti riceve una sonora bocciatura da parte di Anav. «Dati inverosimili», ha affermato a gran voce il presidente Anav Giuseppe Vinella. Per Anav, insomma, si tratterebbe di un falso allarme.
Anav: serve lettura corretta dei dati
L’analisi ha suscitato un polverone. Secondo i dati diramati, il 22,78% degli autobus per trasporto persone destinati a servizio di noleggio con conducente immatricolati in Sardegna non è in regola con la revisione. A livello nazionale, la percentuale di quelli non in regola con la revisione è pari al 18,62%. Anav ha diramato in data odierna un comunicato con cui evidenzia la necessità di una lettura corretta dei dati. «I dati diffusi nei giorni scorsi sulle mancate revisioni dei bus da noleggio sono inverosimili e non trovano riscontro nei numerosi controlli effettuati dalla Polizia Stradale, che evidenziano una percentuale minima di violazioni riguardanti la revisione dei veicoli», osserva Giuseppe Vinella, che sottolinea come «dal 2016, con l’avvio della campagna sulla sicurezza nelle gite scolastiche di Polizia Stradale e MIUR, sostenuta anche da Anav, le verifiche su strada sono state intensificate ed i controlli, sollecitati anche dalle dirigenze scolastiche, sono divenuti più attenti, assidui ed efficaci».
Autobus non in regola? In parte Euro 0 non circolanti
Sui dati delle mancate revisioni diffusi nei giorni scorsi dalla stampa il presidente Anav spiega che «parte degli oltre 29mila autobus da noleggio è di classe Euro 0, si tratta quindi di veicoli tenuti a disposizione delle imprese per esigenze diverse ma nella maggior parte dei casi non più circolanti, visto anche il divieto di circolazione che scatterà il prossimo gennaio 2019. Nella maggior parte dei casi, poi, per il 19% dei bus non in regola citati dall’indagine – aggiunge Vinella – si tratta solo di un ritardo rispetto alla scadenza annuale della revisione che dipende dai tempi di attesa più o meno lunghi necessari agli uffici della motorizzazione per eseguire la revisione, una volta effettuata la prenotazione da parte dell’azienda».
Anav in prima fila per la sicurezza
Vinella ha, poi, tenuto a ribadire il perdurante impegno di Anav nel promuovere a livello nazionale qualità e sicurezza del trasporto con autobus, ricordando come le campagne associative di comunicazione “Sicurezza10elode”, condivisa con la Polizia Stradale, e “Vaicolbus” abbiano contribuito ad attivare un processo virtuoso di informazione, sensibilizzazione e responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione dei viaggi di istruzione. «La sicurezza – sottolinea, infatti, il presidente Anav – da sempre rientra nelle nostre azioni e negli obiettivi che perseguiamo con il massimo impegno, soprattutto nei confronti dei giovani». Vinella ricorda, quindi, come l’autobus sia il mezzo di trasporto più utilizzato nei viaggi di istruzione trovando il suo punto di forza proprio negli standard di sicurezza confrontabili con quelli del treno e di 40 volte più elevati rispetto a quelli delle autovetture, oltre che oltre che nella flessibilità/capillarità dei servizi e nel ridotto impatto ambientale del mezzo che, sostituendo il traffico di 30 autovetture, è il veicolo con minori emissioni di CO2 per pax/km.