Anav-Asstra Lombardia, tornare ad investire
Milano – Trasporto locale: sviluppo o sopravvivenza? Questo il titolo del convegno organizzato da Anav e Asstra Lombardia. «La situazione attuale del trasporto pubblico, sia in Lombardia che nel confronto tra regioni», si legge in una nota firmata da Massomo Locatelli, presidente di Avan Lombardia, e da Gianni Scarfone, presidente Asstra Lombardia, «evidenzia, rispetto […]
Milano – Trasporto locale: sviluppo o sopravvivenza? Questo il titolo del convegno organizzato da Anav e Asstra Lombardia. «La situazione attuale del trasporto pubblico, sia in Lombardia che nel confronto tra regioni», si legge in una nota firmata da Massomo Locatelli, presidente di Avan Lombardia, e da Gianni Scarfone, presidente Asstra Lombardia, «evidenzia, rispetto ai diversi parametri di analisi, significative differenziazioni in primo luogo nella dotazione di risorse e nell’offerta di servizi. In particolare, la Lombardia, rispetto alle altre regioni, presenta una rilevante forbice tra la crescita della domanda di mobilità e la progressiva riduzione delle risorse destinate alla offerta di trasporto». Per capire in profondità queste problematiche Anav ed Asstra lombarde hanno affidato a Kpmg uno studio finalizzato alla “Analisi di posizionamento del trasporto pubblico in Lombardia”, presentato quest’oggi a Milano. Dallo studio emergono criticità rilevanti che riguardano non solo il tema delle risorse destinate al settore, ma anche aspetti altrettanto cruciali come quello della componente dei ricavi tariffari che, unitamente alla spesa pubblica, assicura il sostegno economico e finanziario al settore e, sul versante delle aziende, condizioni di efficienza produttiva eterogenee. L’analisi dei dati conduce ad alcune riflessioni propositive su possibili percorsi di intervento finalizzati a superare le attuali discrepanze e immaginare un miglioramento complessivo del sistema del trasporto pubblico locale.
Andrea Boitani dell’Università Cattolica di Milano, ha dichiarato che «analizzando i dati dello studio emerge che il trasporto pubblico è un settore marginali. In Lombardia il tpl rappresenta solo il 16 per cento. L’84 per cento preferisce ancora il mezzo privato. Su questo dobbiamo interrogarci».
Giuseppe Catalano, dell’Università La Sapienza di Roma, impegnato in prima linea sul tema dei costi standard ha detto che «il documento presentato è un contributo importante per capire il momento che stiamo vivendo. Ma vorrei spronare il settore. I dati, se trasparenti e disponibili, saranno fondamentali nel prossimo futuro per capire e analizzare il tema tanto discusso dei costi standard. Quando saranno noti i dati di velocità media, il numero di ore lavorate degli autisti e il numero di passeggeri di tutte le società di tpl non ci saranno più alibi. Il settore poi deve cambiare. Non è possibile che alcuni Enti pubblici sommino in sé le figure di pianificatori del servizio, erogatori dei fondi, i proprietari delle aziende operanti e regolatori del servizio stesso. È possibile?».
La mattinata si chiusa con una tavola rotonda a cui hanno partecipato Nicola Biscotti (Anav), Andrea Gibelli (Fnm), Massimo Locatelli (Anav Lombardia), Pierfrancesco Maran (Comune di Milano – Anci), Renato Mazzoncini (BusItalia), Leopoldo Montanari (Arriva Italia), Massimo Roncucci (Asstra), Gianni Scarfone (Asstra Lombardia), Alessandro Sorte (Regione Lombardia) e Paolo Gandolfi (Camera dei deputati).
Scarica il documento completo: